Atri. Solo ieri, 17 marzo, si sono aperti i festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia. E per un giorno, i valori della coesione e della esaltazione del valore dell’unità sono stati espressi all’unisono come principi fondanti della Patria.
“Peccato che ad Atri, ancora una volta, il sindaco Gabriele Astolfi non abbia perso l’occasione per colorare di cattivo gusto anche una giornata storica come quella che è appena trascorsa”. È duro il commento espresso in una nota congiunta dai gruppi consiliari di Pd, Udc e La rosa bianca. “Dal palco del Teatro Comunale” spiegano “durante un convegno sui temi del Risorgimento, alla presenza di storici e cittadini, il sindaco si è intrattenuto non sul significato del momento che stava celebrando, ma nel suo passatempo preferito, l’invettiva contro l’opposizione. Colpevole di cosa? Di non essere presente al convegno, quindi, sempre secondo il sindaco, di non avere senso civico e senso dello stato”.
E su questo i gruppi consiliari vogliono fare chiarezza. “L’opposizione ha partecipato al Consiglio Comunale solenne per rispetto altissimo nei riguardi dell’Istituzione, della cittadinanza e della giornata storica. Nonostante non sia stata coinvolta affatto nella organizzazione delle attività commemorative, per cui avrebbe dato volentieri il proprio contributo, trattandosi della Festa dell’Italia, non dell’Amministrazione Astolfi), se non per una conferenza dei capigruppo convocata telefonicamente, tramite un dipendente comunale, cinque giorni prima, cioè a cose fatte. Nonostante una mancata convocazione del Consiglio Comunale, che l’ha costretta a ricorrere al Prefetto. Sia ben chiaro: non accettiamo, né accetteremo più, in futuro, presunte lezioni di educazione civica da chi sta dimostrando di avere pochissimo rispetto delle regole, delle Istituzioni e dei cittadini”.
E sempre a proposito di celebrazioni atriane per l’Unità d’Italia, aleggia un mistero su una presunta discordanza tra il programma ufficiale e quello ufficioso. In uno, infatti, arrivato dall’ufficio stampa del Comune, si indicavano gli orari del Consiglio comunale straordinario e del concerto, rispettivamente alle ore 16 e alle ore 18. In realtà le locandine affisse in città, e presente anche sul sito del Comune, indicano un programma ben diverso: Consiglio Comunale Solenne fissato per le ore 11. Per questo La Destra Atri ha deciso di non partecipare alle manifestazioni, come spiega il segretario comunale Roberto Marchione: “L’omaggio alla nostra Italia è una cosa seria, non un qualcosa che sembra si debba fare quasi per forza o per inerzia, organizzata in fretta e furia all’ultimo momento senza il coinvolgimento di tutte le forze politiche e sociali e modificando continuamente eventi e orari. La Destra di Atri non ci sta e non vuole essere associata a questi comportamenti e comunicati ambigui che non lasciano intendere se, come e quando si vuole rendere omaggio all’Unità d’Italia”.