Ancora una settimana e poi, a quanto pare, potrebbero cambiare le carte in tavola a Palazzo di città. L’attuale amministrazione guidata da Maurizio Brucchi, infatti, avrebbe le ore contate e, al rientro dalla pausa estiva, c’è ancora un tassello da completare, ovvero l’approvazione in Giunta del bando per la ricerca del partner privato della Team, con un affidamento decennale di circa cento milioni di euro, prevista per lunedì prossimo.
Una volta pubblicato il bando, sul cui ritardo che è stato definito “inaccettabile dal Pd” pesa anche l’intervento dell’autorità anticorruzione voluto da Brucchi stesso in modo da avere la garanzia di correttezza delle procedure, dunque, ci sarà, dunque, la resa dei conti con i “critici” della maggioranza che attenderanno al varco il primo cittadino, in attesa di una sua scelta.
E se c’è qualcuno che spera ancora in un “più dignitoso” passo indietro di Brucchi, è evidente che chi in questo momento ha in mano il gioco è Dodo Di Sabatino del gruppo civico Teramo soprattutto le cui decisioni farebbero pendere da una parte o dall’altra l’ago della bilancia.
Da parte delle opposizioni, intanto, si affilano le armi e, dopo il successo strepitoso avuto dal Movimento 5 Stelle con il comizio giuliese di Grillo & co. della scorsa settimana, cresce l’entusiasmo in vista delle prossime amministrative, anche sull’onda dei tanti consensi ottenuti.
E in casa Pd si susseguono dialoghi e incontri per verificare se ci siano o meno le condizioni per svolgere le primarie, cercando di fare sintesi su almeno un paio di proposte forti che potrebbero incarnare al meglio il ruolo di candidato sindaco. Pole position per l’attuale capogruppo al consiglio comunale, Gianguido D’Alberto, ma si valutano anche altre ipotesi per avvicinare la componente più civica dell’elettorato.