Maltempo Tortoreto, polemiche in consiglio comunale

tortoreto_consiglio_comunale3Tortoreto. Una ricognizione dei danni prodotti dal maltempo, le iniziative perseguite dall’amministrazione comunale e un filo conduttore che ha connotato l’intera serata: le responsabilità, passate e attuali, di chi ha gestito il territorio. Più che un consiglio comunale finalizzato a deliberare qualcosa, la seduta straordinaria dell’assise civica di Tortoreto, convocata per fare il punto della situazione sui danni del maltempo dei giorni scorsi, ha offerto soprattutto degli spunti di natura polemica, tra maggioranza e opposizione, sulla messa in sicurezza del territorio e sugli interventi di manutenzione.

Polemiche a parte, che d’altro canto fanno parte del confronto politico, la seduta si è chiusa con l’approvazione di una risoluzione (presentata e votata solo dalla maggioranza), con la quale è stata delegata la giunta comunale ad attivare tutti i canali utili per il ripristino del territorio danneggiato dall’ondata di pioggia e fango. Anche l’opposizione ha presentato una propria risoluzione articolata in sei punti, che però è stata rigettata con la motivazione che buona parte delle richieste erano già oggetto delle procedure avviate dall’ente nelle ore immediatamente successive agli allagamenti (tra questi c’è anche la richiesta di ottenere un risarcimento per la messa in sicurezza della discarica). Non sono mancati, in aula, momenti di acceso confronto tra le minoranze, che hanno accusato l’esecutivo di non aver rispettato le promesse in campagna elettorale sulla messa in sicurezza del territorio, e il centrodestra, che al contrario ha rigettato tutte le accuse, parlando di “problemi atavici” di Tortoreto per quanto riguarda alcune questioni di assetto del territorio. Alcuni aspetti interessanti, in ogni caso sono emersi. In primo luogo nella relazione introduttiva Giandomenico Pinto, presidente del consiglio comunale con delega alla protezione civile, nel ripercorrere le azioni avviate dal Comune per gestire l’emergenza, non ha tralasciato di ricordare che nella notte dell’alluvione una delle società contattate per fornire un sostegno di uomini e mezzi (Società nazionale Salvamento) si è rifiutata di non fornire il suo apporto. Lo stesso Pinto non ha gradito le considerazioni politiche del segretario del Pd, che ha diffuso un comunicato nelle ore successive all’alluvione. Un aspetto, infine, merita di essere sottolineato, seppur con tutti i dovuti raffronti, riguarda l’entità delle precipitazioni che si sono verificate nei primi due giorni di marzo e quelle che, invece, interessarono Tortoreto in occasione dell’alluvione. Ebbene, in questa circostanza dal cielo sono piovuti 67mila millilitri di  acqua in poco più di 24 ore (in tutto il Teramano), tre anni fa 300mila in cinque ore, anche se in una zona molto più circoscritta.

 

 

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