Atri. “Nel consiglio comunale di venerdì 5 agosto si è assistito al disastro di questa amministrazione. Mai la città di Atri era stata fatta cadere così in basso. Nella discussione dei punti riguardanti il CTI e la revoca dell’Assessore Italiani, Sindaco-Giunta e maggioranza hanno mostrato e ammesso le proprie incapacità, colpe collegiali ed individuali”.
Lo ha dichiarato il Gruppo consiliare del PD di Atri, aggiungendo che “sono stati ‘denunciati’ dall’ex Assessore Italiani fatti, nomi, periodi e numeri. Si è parlato di sport, di cultura, sociale, urbanistica, di dirigenti, di incentivi, del progetto che sostituisce Paride, di ‘finta’ difesa da parte del Sindaco dell’ospedale in particolare nel periodo della Giunta Regionale Chiodi ecc. ecc. Il Gruppo PD ha richiesto già durante il Consiglio la registrazione al fine di riascoltare e verificare quanto emerso. Ma ogni atriano deve sapere cosa è successo. I mezzi d’informazione hanno in primis il dovere morale di riferire e sentire in toto quanto detto. Inoltre, bisogna sapere che il Sindaco ha chiuso ‘di corsa’ il Consiglio quando anche il Segretario comunale, che dovrebbe assicurare la correttezza formale della seduta, era oramai fuori controllo! Una faida vergognosa!”
Per il Partito Democratico “ora si cerca di scaricare su altri le responsabilità amministrative e politiche! Addirittura i consiglieri Prosperi e Ferretti, che non hanno partecipato alla votazione sul CTI perché parenti del gestore, e che quindi hanno il dovere di astenersi, vengono incolpati di aver agito in combutta con Italiani; magari anche quando non erano Consiglieri, visto che la questione parte dal 2012? La cosiddetta maggioranza di destra che ci amministra e che cerca maldestramente di sviare l’attenzione dei cittadini dal proprio disastro amministrativo, è oramai allo scoperto. Nel respingere con forza ai mittenti le accuse fantasiose e ridicole, sicuri che ogni cittadino sa riflettere autonomamente, è il caso di ribadire che il gruppo consiliare del PD, sin dall’inizio ha combattuto contro la Concessione in gestione del CTI, il suo iter e gli atti, con interrogazioni, comunicati stampa ecc. Ci sono i documenti che lo provano. Se si è arrivati al defenestramento dell’assessore Italiani, come ha dichiarato il Sindaco in una intervista, lo si deve alla puntuale opposizione fatta dall’intero gruppo Pd”.
Il gruppo consiliare dei democratici non ha dubbi: ‘non siate ridicoli. I problemi emersi e dichiarati, personali e pubblici, sono ormai eccesivi. Fatela Finita!”
Atri, maggioranza vs PD: ‘siamo compatti. Su CTI intrecci tra minoranza e gestione’
“Siamo una maggioranza solida e compatta, sulla vicenda del Centro Turistico Integrato l’errore c’è stato, è inutile negarlo, ed è stato quello di esserci fidati di una persona, l’allora assessore allo sport Umberto Italiani, per il quale è stato inevitabile il ritiro del mandato”. Con queste parole il Sindaco del comune di Atri, Gabriele Astolfi, e la sua maggioranza, replicano alla nota del gruppo consigliare del PD diffusa ieri (5 agosto 2016) nella quale l’amministrazione è stata additata di scorrettezze e di faide interne.
“Nessuna faida nel nostro gruppo – commentano il Sindaco e gli altri componenti la maggioranza – noi siamo in 12, uniti e concreti nel nostro agire, contro una minoranza sfaldata, di 5 persone includendo Italiani, divisa in non sappiamo quanti gruppi. Lo dimostra la mancata difesa, da parte della minoranza, ad attacchi che Italiani ha rivolto a componenti la segreteria del PD durante l’ultimo consiglio comunale, nonché l’agire isolato del gruppo consigliare PD che invia comunicati senza neppure coordinarsi con la propria segreteria di partito.
Quanto al CTI, il progetto di esternalizzazione era in via di principio condivisibile tenuto conto dei personaggi, appartenenti al mondo dello sport, che si erano interessati alla gestione, tuttavia, solo dopo aver proceduto alla relativa gara e aver visto i soggetti partecipanti, si è svelato il problema con le relative zone d’ombra che riguardavano l’allora assessore allo sport Italiani, che anziché provare a risolvere la questione, in questi anni non ha fatto altro che complicarla”.
“Questione altrettanto grave quella che abbiamo scoperto di recente – proseguono – dopo un attento lavoro è emerso che una parte della minoranza, Alfonso Prosperi e Barbara Ferretti, sono parenti del gestore del CTI e assieme a Italiani, che oggi difendono, hanno distratto tutti e tessuto strategie poco chiare. Ora capiamo anche le ragioni del loro agire: in tutti questi mesi la minoranza si limitava a semplici ed elementari interrogazioni, solo fumo negli occhi alla cittadinanza. Predicavano bene, ma non portavano a termine le accuse che lanciavano sul CTI. Lo stesso Italiani nell’ultimo consiglio comunale ha buttato fango su tutti, anche verso semplici cittadini in maniera gratuita e inutile. La scelta di ritirare la sua delega è stata una decisione difficile, ma legata al buon senso e alla correttezza verso i cittadini che hanno diritto alla trasparenza e alla serietà degli amministratori”.
“Nella nota del PD – concludono – si fa riferimento anche ad altri aspetti che nonostante ampliamente chiariti è bene ribadire. Il Comune di Atri non vive alcuna situazione di dissesto, tanto che nel biennio 2017-2018 potrà contrarre mutui per circa tre milioni di euro. Il gruppo del PD affermando che il Comune di Atri sia in dissesto dice il falso, mentendo sapendo di mentire. Infine, il bando pubblico sull’efficientamento energetico è assolutamente regolare in quanto gli uffici comunali lo hanno redatto seguendo le direttive nazionale dell’ANAC (Autorità Nazionale Anti Corruzione).