Mosciano Sant’Angelo. Vinto il ricorso in Tribunale presentato da 4 lavoratori precari del Comune di Mosciano Sant’Angelo. Lo rende noto la FP CGIL di Teramo.
Il Comune è stato condannato ad assumere i lavoratori precari a decorrere dal 10 febbraio 2011 per la durata di tre anni in virtù dell’esito delle selezioni pubbliche e della stipula del contratto di lavoro.
A causa dell’”irragionevole ritardo nell’assunzione”, il Comune, inoltre, dovrà risarcire i precari del danno quantificato nella misura del 25% delle retribuzioni spettanti dal 18/12/2009 sino alla data della sentenza, per un totale di più di 20mila euro.
Il giudice del Tribunale di Teramo ha, poi, dichiarato illegittimo l’esercizio da parte della Giunta comunale del potere di annullamento in autotutela, mentre era legittimo che i posti messi a concorso fossero riservati integralmente ai co.co.co. perché le “disposizioni in materia di stabilizzazione sono norme eccezionali che introducono una deroga al principio costituzionale del concorso pubblico”.
La FP CGIL di Teramo ha sostenuto il diritto alla stabilizzazione dei 21 lavoratori precari impiegati presso il Comune di Mosciano Sant’Angelo da più di 15 anni, prima in qualità di lavoratori socialmente utili e successivamente come collaboratori coordinati e continuativi.
Il processo di stabilizzazione del personale precario aveva però subìto un arresto a seguito di un esposto inoltrato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Funzione Pubblica, sottoscritto da Ferdinando Martini, Angelo Flavio Mucciconi (consigliere di minoranza della passata gestione) e Massimo Martini (attuale consigliere di minoranza).
Per questo motivo, il Comune di Mosciano Sant’Angelo, nell’esercizio del potere di autotutela, aveva annullato le delibere di stabilizzazione. Nonostante tutti i tentativi di risoluzione della controversia effettuati dalla FP CGIL di Teramo i 5 lavoratori già assunti a tempo determinato si sono così visti strappare l’agognato contratto di assunzione dopo anni di precariato. A questo punto, quattro di essi, rappresentati dall’avvocato Lorella Di Giambattista, hanno proposto ricorso davanti al Tribunale di Teramo e il dottor Luigi Santini ha dato loro ragione.
“Grande è la soddisfazione” fa sapere la sigla sindacale “per aver contribuito a ristabilire giustizia nei confronti dei precari ricorrenti in servizio presso l’Ente da troppi anni che si sono visti restituire la dignità e premiato il coraggio di “alzare la testa”. Ora attendiamo che il Comune proceda a stabilizzare i lavoratori così come ha sempre sostenuto il sindaco”.