Nereto. Il piano di riqualificazione urbanistica, del vecchio campo Menti, a Nereto, chiuderà il suo iter amministrativo, come prevede il progetto di variante. L’intento è stato ribadito dal sindaco Stefano Minora, in occasione di un’assemblea pubblica che si è tenuta domenica nella sala Allende (nell’occasione si è parlato anche di bilancio).
I proposti dell’ente (nella circostanza, oltre al sindaco, erano presenti l’assessore Patrizio Baldini e i consiglieri comunali Stefania Fiore e Maria Grazia Tonelli) hanno prodotto una reazione, anche stizzita da parte del comitato “Giù le mani dal Romeo Menti” che poco più di due settimane fa ha consegnato, nelle mani del primo cittadino,oltre 1900 firme di persone contrarie al progetto.
“Siamo attoniti ed inorriditi da tanta testardaggine politica”, scrive in una nota Marino Trabucco, presidente del comitato cittadino, “ che produrrà effetti devastanti ed irreversibili sui futuri assetti ed equilibri urbanistici del centro storico, che vedrà privarsi di un’area a verde che può e deve essere riqualificata senza che essa venga ceduta a terzi per il soddisfacimento di interessi di pochissime persone, a discapito di quelli che invece sono i reali bisogni della collettività. Tra l’altro, come abbiamo avuto modo di ricordare anche durante detto incontro, la Scheda B9 non è altro che un Piano di lottizzazione e di vendita del Romeo Menti. Abbiamo chiesto, più volte, un confronto alla pari, con gli amministratori, su questo argomento, attraverso l’annullamento della delibera, ma non siamo stati ascoltati, anche alla luce delle firme raccolte. Continueremo, intanto, nella nostra instancabile opera di informazione tra i nostri cittadini invitandoli ad essere più attenti sui metodi di gestione del bene pubblico, riservandoci la messa in campo di nuove e più energiche iniziative di protesta”.