Un investimento sulle strutture esistenti piuttosto che il potenziamento, inutile e dannoso, della A 24. E’ questa l’opinione del consigliere comunale arancione, Gianluca Pomante il quale sostiene che “se Toto e D’Alfonso avessero a cuore il futuro d’Abruzzo e non interessi speculativi, non proporrebbero uno scempio ambientale inutile, su una delle autostrade più care e meno trafficate d’Italia”.
Per Pomante, che ha definito il progetto presentato da Toto una “corazzata Potemkin di fantozziana memoria”, infatti, molto più utili sarebbero degli interventi sulla Teramo-mare “priva di corsie di emergenza e ricca di svincoli pericolosi” fino a Mosciano e che attende ancora il completamento fino alla costa. Per non parlare della A14, trafficatissima e teatro di numerosi incidenti, per la quale molto utile potrebbe essere una terza corsia.
“Investimenti”, dice Pomante, “che forse gioverebbero meno (ma comunque tanto) al prestigio del Governatore e al risultato d’esercizio della Toto Spa ma sicuramente incentiverebbero l’economia, lo sviluppo e il turismo molto più della variante inutile tra Roma e Pescara”.
Per il consigliere, il completamento della Teramo-mare potrebbe essere compensato con un pagamento con vignetta a tempo, sul modello austriaco, incentivando anche il ritorno del traffico veicolare locale sulla statale 80, rivitalizzando l’economia dei paesi circostanti. Mentre lo svincolo tra Roseto e Cologna Spiaggia potrebbe fungere da tangenziale al Lido delle Rose e la terza corsia della A14 potrebbe agevolare trasporti e diporto, con ricadute su economia e turismo.
“Se, infine, investissero anche sull’alta velocità, portando il Frecciarossa fino a Pescara, e potenziassero l’aeroporto, richiamando altri vettori stanchi dei costi e dei ritardi di Fiumicino”, conclude Pomante, “forse usciremmo per sempre dal limbo di regione ‘civilizzata ma non troppo’ nel quale siamo invischiati da tempo”.