Tortoreto. A chi appartiene l’ex scuola agraria, attuale sede dell’Arit di Tortoreto, l’agenzia regionale per l’informatica e la telematica? Al Comune, che come risulta dal report dell’Agenzia del territorio, o alla Regione, come emerge da una delibera dell’esecutivo regionale del 1991 (presidente Rocco Salini), che ha stabilito un principio diverso.
Ossia che lo stabile di proprietà del Comune, ora affidato in comodato gratuito, passerà nella materiale disponibilità della Regione qualora dovesse essere delocalizzato il centro Arit. Messa in questi termini, la vicenda assomiglia ad una sorta di rompicapo, visto che dalle carte in possesso dall’Agenzia del territorio, lo stabile risulta di proprietà del Comune di Tortoreto, senza vincoli di sorta. Principio, questo, però, che stride con la deliberazione della giunta regionale, di 20 anni fa, che potrebbe avere una sua valenza, qualora si aprisse un contenzioso per la disponibilità (e fruizione) della struttura di via Napoli. Va detto, infatti, che qualche settimana fa il sindaco Gino Monti ha avanzato una richiesta ufficiale per riavere l’immobile dell’ex scuola agraria, visto che lo stabile rientra in una strategia mai celata: localizzare in via Napoli le scuole cittadine (almeno quelle del Lido). I funzionari dell’Arit, però, hanno risposto picche, ricordando l’esistenza della delibera del ’91, che allo stato attuale rappresenta un ostacolo di non poco conto, che potrebbe rallentare ogni proposito in materia.