Teramo. La struttura CNA, due Patronati, nuovi residenti, l’Inail, l’ufficio provinciale del lavoro e recenti attività commerciali: queste sono le realtà di un nuovo quartiere teramano ci via Arno e via Franchi, che dai primi di febbraio perdono il servizio di trasporto pubblico linea 5.
“Restiamo basiti dinanzi a tali decisioni” è intervenuto in merito il direttore CNA Lanciotti “e chiediamo all’amministrazione comunale come intende conciliare i noti tagli con il diritto garantito alla mobilità di utenti prettamente anziani per i soli Patronati, la possibilità di usufruire dei servizi localizzati in questa zona di recente sviluppo per tutti coloro che sono sprovvisti di patente o inabili e l’incremento residenziale ed economico previsto per questa zona”.
Lanciotti si dichiara infastidito davanti alla sensazione che via Franchi sia ricordata più per i recenti fatti di cronaca nera che non per le necessità urbanistiche. “Basti pensare” ricorda “che il quartiere ha avuto diritto all’illuminazione pubblica solo adesso, dopo 4 anni di vita e che attendiamo, come promesso dal sindaco un paio di anni fa, la famosa rotonda di via Po. Per di più, in barba alle politiche europee di risparmio energetico e non inquinanti Teramo va straordinariamente in controtendenza”.