Teramo. Il Circolo di Teramo di Rifondazione Comunista denuncia i tagli al trasporto pubblico locale (23 milioni di euro) imposto dal governo centrale con la legge finanziaria del 2010 e attuati dal presidente della Regione Gianni Chiodi. “Si tratta dell’ennesimo attacco che la parte più debole della popolazione abruzzese dovrà pagare in termini di diritti e in termini economici sulle proprie spalle” commenta il partito in una nota.
“L’aumento delle tariffe e il conseguente taglio di corse non redditizie ricadranno su quella parte della popolazione, che a causa del procedere della crisi economica, fa affidamento sul servizio di trasporto pubblico. Di fatto, con i pesanti tagli si colpisce il diritto alla mobilità quale diritto fondamentale e inalienabile della persona di potersi muovere liberamente”.
La sola città di Teramo subirà un taglio del 10%, pari a 200 mila euro e 115 mila km in meno. “Ciò comporterà la riduzione di corse studentesche (bis) e l’isolamento di aree periferiche della città come la Gammarana” aggiungono. “A fronte di tutto ciò, l’assessore Giorgio Di Giovangiacomo invita i cittadini a non preoccuparsi e rassicura gli studenti che l’unico sacrificio che loro comporta è quello di viaggiare più stretti. Il nostro assessore dimentica che uno dei suoi compiti-doveri è quello di rendere i luoghi pubblici, quali piazze, strade e persino autobus, luoghi sicuri atti a garantire l’incolumità di chi ne usufruisce. Provi lui a viaggiare in un autobus stracarico di passeggeri”.
Rifondazione Comunista non condivide, dunque, gli elogi che Di Giovangiacomo riserva all’assessore regionale Giandonato Morra, il quale “mentre si prodiga in tagli e ottimizzazioni, non ha investito alcuna parola o critica seria nei confronti della Sangritana e dei suoi dirigenti che pensano bene di creare 32 nuove figure dirigenziali in barba alla crisi economica e in spregio a chi realmente paga i costi della crisi come gli operai, i disoccupati, i precari e i pensionati, ossia le fasce sociali più deboli della nostra società”.
Rifondazione Comunista invita, quindi, l’Assessore Morra a concretizzare nei fatti la fusione delle tre aziende regionali di trasporto (Sangritana GTM e Arpa). “Una sola grande azienda pubblica di trasporto comporterebbe il taglio di tre Consigli di Amministrazione, di tre Direttori Generali e di tante altre figure dirigenziali che gravano sulle spalle dei cittadini abruzzesi. Una sola azienda di trasporto al servizio degli abruzzesi e non ad uso e consumo del potere politico per sistemare i loro amici e compari”.