Teramo. Il Circolo di Teramo del Partito della Rifondazione Comunista esprime il proprio “stupore” per il “parere negativo” espresso dal Comune di Teramo alla richiesta di svolgimento di un’assemblea pubblica in Piazza Orsini sabato 8 gennaio, Un’assemblea che ironicamente gli organizzatori avevano definito “di consenso alle amministrazioni comunale, provinciale, regionale, al governo nazionale ed a tutte le sue politiche, nonché occasione per esprimere la massima soddisfazione per la situazione socio-economica della popolazione”.
La mancata autorizzazione fa riferimento all’Ordinanza prefettizia del 23 dicembre scorso nella quale, aggiunge la nota di Rifondazione, “sono negate manifestazioni pubbliche dirette a richiamare l’attenzione su particolari problematiche o a rappresentare alle istituzioni ed all’opinione pubblica dissensi e proteste. L’unica conclusione che se ne può trarre è che il sindaco Maurizio Brucchi non ha letto l’ordinanza e la richiesta del PRC, oppure non condivide quanto deciso dal Prefetto, ritenendo che tutte le manifestazioni, di qualsiasi tipo, vadano vietate”.
Rifondazione Comunista ha, comunque, inviato al Prefetto Eugenio Soldà, e per conoscenza al questore Amalia Di Ruocco, una lettera nella quale si chiede di invitare con la massima urgenza Maurizio Brucchi al rispetto integrale dell’ordinanza, concedendo quindi l’autorizzazione allo svolgimento dell’assemblea.
“Rifondazione Comunista confida nel sicuro accoglimento della richiesta da parte del Prefetto, a meno che non voglia esso stesso disubbidire alla sua ordinanza. Nel dubbio…prendo le distanze anche da me stesso, direbbe Altan. Ancora meglio sarebbe, ed è ciò che Rifondazione Comunista chiede con decisione, che il Prefetto decida per la revoca e l’annullamento della stessa, al fine di ripristinare anche a Teramo la Costituzione oggi violata”.