Giulianova. La Giovane Italia di Giulianova traccia una sorta di bilancio dell’anno che volge al termine e lancia, al contempo, un augurio di speranza per il 2011 che fa capolino. Tanti gli argomenti affrontati nel “messaggio di fine anno”, a partire dall’attualissima questione rifiuti. “Il Sindaco Francesco Mastromauro ha annunciato un suo diretto intervento volto a liberare le strade dalle buste dell’indifferenziato” si legge nella nota.
“Crediamo che tale slogan goliardico non possa e non debba distrarre l’opinione pubblica dalla reale problematica rifiuti: gestione dissennata Cirsu-Sogesa, un carrozzone capace solo di produrre debiti che speriamo venga liquidato al più presto. Crediamo che gli errori degli amministratori non debbano pesare sempre sulle spalle dei cittadini che, oltre a dover pagare per servizi mai usufruiti, subiranno probabilmente nuovi aumenti TARSU per l’anno 2011”.
E poi ancora i pannelli solari. “Lo stesso Sindaco, sempre goliardicamente, ha sostenuto di voler posizionare i pannelli solari sulla chiesa storica di San Flaviano, suscitando le ira del sempre pacato vescovo Mons. Michele Seccia. Evidentemente, il primo cittadino, abile oratore, scarseggia in storia dell’arte, oltre a dimostrare poca sensibilità nei confronti dei valori storici, culturali e religiosi della nostra città”.
Ma il sindaco Mastromauro non è l’unico “destinatario” delle critiche della Giovane Italia. “L’incapacità degli amministratori giuliesi, sterili nel dare risposte concrete ai cittadini giuliesi, si concretizzano con l’inoperosità del vice sindaco Filipponi, il quale è sempre sicuro di fare il possibile per la città, ma i suoi sforzi non vengono percepiti dai cittadini. Farsi fotografare mentre pianta gli alberelli non basta per essere apprezzati dai giuliesi”.
Infine, un augurio per il nuovo anno. “Speriamo che il 2011 porti finalmente qualcosa di buono per la nostra città, nel frattempo, ci sentiamo in dovere di ringraziare il Sindaco e la sua giunta di talenti per quanto fatto e non fatto fin ora: un grazie per lo scempio del lungomare monumentale, per la piazza Golf bar con la pista di pattinaggio già inadeguata e senza servizi, per le “palle” di piazza Buozzi, per i rifiuti ovunque, per le strade sempre piene di buche nonostante i 500 mila euro della Regione, per le discariche abusive e lo stato di totale abbandono della zona industriale di Colleranesco e, non in ultimo, per il completo disinteresse per lo sviluppo economico della città e quindi per i giovani giuliesi”.
La replica dei Giovani Democratici.
“In relazione al recente Comunicato stampa diffuso dalla “Giovane Italia”, sintetico ma pieno zeppo di imprecisioni più che di critiche puntuali, i “Giovani Democratici” di Giulianova comprendono benissimo la frustrazione dei piediellini juniores, messi all’angolo dai positivi risultati raggiunti dal sindaco Mastromauro, dalla sua Giunta e dalla maggioranza. In un anno e mezzo, infatti, sono stati affrontati, e risolti, problemi rimasti sul tappeto da decenni, e questo i cittadini lo hanno compreso benissimo.
Quanto ai pannelli solari a San Flaviano, i “Giovani Italiani” farebbero bene a non fidarsi troppo di certe notizie apparse al solito su un ben identificato quotidiano e andare direttamente alla fonte, cioè al Vescovo: scoprirebbero che si tratta di una bufala bella e buona, anzi di un goliardata, per usare un termine che a loro piace tanto. Nessun pannello solare, e nessun coinvolgimento del sindaco sulla questione. Per l’asfaltatura dell’Adriatica l’assessore regionale Morra ha promesso 500.000 euro; quando arriveranno si procederà, insieme con i soldi che l’Amministrazione aveva già stanziato. Ma intanto va ricordato che il Sindaco già il 23 ottobre 2009 aveva sollecitato la Direzione trasporti della Regione per la concessione di contributi, pari a un milione e mezzo di euro, per la messa in siocurezza dell’Adriatica, secondo i tre progetti preliminari presentati dal Comune. E allora, di chi è la colpa? Le responsabilità che la “Giovane Italia” attribuisce al sindaco vanno cercate invece in casa del centro-destra. Comunnque il buono che si attende c’è già, e molto altro non tarderà ad arrivare, sempre che la “Giovane Italia” abbia ancora occhi per vedere e buona capacità di discernimento. Ambedue, ci sembra, mancanti”.