Dopo l’attacco a tutto campo, prodotto dal Consigliere Regionale NCD, Giorgio D’Ignazio, Il Capogruppo DEM, Mariani, replica: “noto con piacere, la “ricomparsa” in Commissione del Consigliere D’Ignazio, finora in totale ombra rispetto ai suoi colleghi, così come c’è da rimanere stupiti di fronte ad un suo comunicato stampa, che è merce davvero rara.” “Ricordo al Consigliere D’Ignazio – prosegue Mariani – che, semmai ignaro del regolamento vigente, gli orari delle Commissioni vengono calendarizzati dai rispettivi Presidenti, siano essi di maggioranza, che di minoranza e che la Quinta Commissione, cui si riferisce, in programma per le 14,30 ha avuto inizio nell’orario stabilito.” “Forse D’Ignazio – continua Mariani – dovrebbe porre maggiore attenzione nel compilare correttamente il foglio presenze in Commissione, dato che ad oggi risulta essere il maggiore assenteista.” “I lavori delle Commissioni – conclude il Capogruppo Mariani – vengono svolti regolarmente, con massima organizzazione e con la capacità di discutere progetti di legge innovativi per la nostra regione. Invito dunque D’Ignazio ad essere presente, proprio per evitare d’incorrere in uscite pubbliche, prive di fondamento e soprattutto per avere contezza di ciò che questa amministrazione sta producendo per l’intera collettività abruzzese”.
A Mariani replica il Capogruppo di Futuro In, Giovanni Quintiliani: ” Ho letto con curiosità mista a sgomento le dichiarazioni rilasciate dal capogruppo in Regione del PD, Sandro Mariani. La curiosità si è risolta nell’immediata comprensione dell’ennesimo commissariamento che il PD cittadino ha subito e subisce quotidianamente, come, peraltro, lamentato da autorevoli esponenti dello stesso partito democratico teramano. Lo sgomento, invece, non si è consumato nell’ovvio, ma ha abbracciato un intero piano sanitario regionale. Come si può sostenere che dei Consiglieri Comunali debbano provare vergogna per un atto di responsabilità quale è l’approvazione del bilancio di previsione e nel contempo, non adombrarsi per l’adozione di un piano sanitario regionale che calpesta il diritto alla salute di persone e interi territori? Perché non spiega invece ai Teramani perché il PD ha deciso che l’unico ospedale di eccellenza in Abruzzo sarà quello di Pescara-Cheti e quello di Teramo sarà indebolito a ospedale di primo livello? Perché non spiega le ragioni per le quali gli ospedali di S.Omero Atri e Giulianova vengono declassati, per scelta del suo partito, a semplici ospedali di base? Consiglio, infine, al capogruppo Mariani, di dismettere i maldestri tentativi di fare campagna acquisti al Comune di Teramo e più utilmente di preoccuparsi dei numeri della sua maggioranza in Regione, e gli auguro davvero – ma non ne sono certo – che siano in diciassette”.
La controreplica di Mariani non si è fatta attendere. “Noto, con lo stesso sgomento che ha turbato l’avvocato Quintiliani”, scrive infatti, il capogruppo dei Democratici, “che l’agonizzante centro destra teramano esala gli ultimi respiri per bocca di Consiglieri Comunali che non trovano di meglio da fare che
spostare l’attenzione dagli enormi problemi che affliggono l’amministrazione della città, effettuando considerazioni prive di cognizione di causa a proposito del nuovo Piano Sanitario, che solitamente competerebbero ai propri rappresentanti in Consiglio Regionale”.
“L’occasione è comunque gradita”, continua Mariani, “per spiegare al Capogruppo di Futuro In, che, sicuramente dedito ed affannato nello svolgere attività quotidiana per il bene del comune di Teramo, probabilmente non ha
avuto modo di accorgersi che il nuovo Piano Sanitario viene varato alla luce delle prescrizioni del DM 70/2015, che impone alle regioni un necessario adeguamento delle strutture sanitarie, sulla base dei bacini d’utenza, volumi ed esiti delle prestazioni erogate, nonché da un punto di vista strutturale. Parimenti, sarà evidentemente sfuggito a Quintiliani, anche il passaggio previsto nel Piano, che nell’integrazione dei quattro presidi delle città capoluogo, di primo livello con funzioni di secondo livello, vi è già la previsione della realizzazione di un DEA di secondo livello da realizzarsi tra Teramo e L’Aquila, a salvaguardia delle eccellenze che la nostra città è da sempre in grado di esprimere.
Nessuna depredazione è prevista per il PO di Teramo, né tantomeno per
gli ospedali periferici, che grazie alla rappresentanza del Partito Democratico in regione, mantengono tutti e tre la configurazione di ospedali di base, con la permanenza del pronto soccorso attivo H24 a supporto di una rete emergenziale, anch’essa rivista ed arricchita di ulteriori tre postazioni 118.
Quintiliani farebbe bene dunque a preoccuparsi, come ho già avuto modo
di ricordare, dei problemi della sua maggioranza, che ha dimostrato di non avere lo stesso coraggio, con cui noi ci siamo fatti carico di riorganizzare la sanità regionale per portarla fuori dal commissariamento, non avendo paura di assumerci responsabilità pur di garantire e tutelare i nostri concittadini.
Il mio intervento dimostra la volontà di un’intera comunità politica di centro sinistra, che vuole e sa affrontare a viso aperto i problemi della città di Teramo, che tutti i giorni vengono resi evidenti dal lavoro puntuale di ogni Consigliere e di ogni dirigente del Partito Democratico, al contrario di quello che a quanto pare accade dentro Futuro In, dove, sono costretto a constatare si parla per interposta persona”.