Il punto di approdo felice ed entusiasmante di un lungo processo di elaborazione che ha visto coinvolti il Pdci, importanti settori di Rifondazione Comunista, movimenti afferenti alla sinistra diffusa e soprattutto un numero straordinario di donne e di uomini senza tessera che vedono nel rinato PCI un riferimento politico solido ed affidabile nella difesa ed affermazione dei diritti primari, messi a dura prova dalle suggestioni ipnotiche e distruttive di chi vede nella cancellazione dei diritti la via del progresso e della crescita.
“Rinasce, dunque, il PCI”, si legge in una nota, “una comunità di donne e uomini, ragazze e ragazzi che, in aderenza al patrimonio di idee tramandato da Gramsci, Togliatti e Berlinguer, intende, senza alcun cedimento ad operazioni nostalgiche, dare forza e rappresentanza ai milioni di cittadini costantemente e pesantemente colpiti dalle politiche liberiste e repressive di ogni forma di partecipazione messe in atto dai poteri forti che governano per interposta persona il nostro Paese”.