Giulianova, Il Cittadino Governante: “aumenta il costo della Tarsu e rischiamo sempre un’emergenza”

cittadino_governanteGiulianova. I rifiuti costano sempre più nonostante la raccolta differenziata e la raccolta porta a porta. Lo denuncia Il Cittadino Governate che sottolinea che per le spese sull’immondizia si è passati dai 3,6 milioni circa del 2007 ai 4,8 milioni circa del 2010.  Un costo che ricadrà sui cittadini con la Tarsu (la tassa sui rifiuti). Una situazione che sarebbe determinata dalla pessima gestione del Consorzio Cirsu, indebitato e incapace di far fruttare la raccolta differenziata per migliorare l’ambiente e soprattutto ridurre le spese dei cittadini.


“Ci sono realtà illuminate – si legge in una nota dell’associazione di cultura politica – che trasformano i rifiuti in risorsa e riescono a dimezzare la Tarsu per i cittadini, qui invece, nonostante i tanti soldi pagati dai cittadini siamo ogni giorno a rischio di finire come Napoli. Sarebbe troppo lungo da illustrare in questa sede il complesso degli aspetti che non vanno; lo stiamo facendo, comunque, da tempo in consiglio comunale dove accanto all’analisi critica della fallimentare gestione dei rifiuti presentiamo costantemente le nostre proposte con spirito costruttivo. L’amministrazione comunale chiusa, arroccata e poco lungimirante, purtroppo, respinge sistematicamente le proposte avanzate, anche se poi qualcuna è costretta a farla propria dallo sviluppo dei fatti (ad esempio la proposta di far realizzare e gestire dal Cirsu (consorzio tutto pubblico) e non da Sogesa la nuova discarica di Grasciano o la proposta di affidare a persone con specifiche competenze e provate capacità la direzione del Consorzio”. Il Cittadino Governante esprime anche soddisfazione per l’azzeramento dei vertici Cirsu, anche se per l’associazione andava fatto molto prima, ma ha palesato alcune perplessità sulla breve durata (ndr, poco più di 3 giorni) dell’avviso per presentare la domanda di candidatura al nuovo Cda Cirsu. “Che dire? Speriamo – conclude la nota – nella buona sorte, purtroppo a questo siamo”.

 

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