Teramo, inaugurata la sede di Futuro e Libertà per l’Italia, Nasuti: “Ripartiamo dalla base”

teramo_fliTeramo. Futuro e Libertà per l’Italia parte, in Abruzzo, dalla base, da quelle che il vice coordinatore regionale, ha definito “le palestre della politica”, ossia le sedi di partito. Emilio Nasuti e Berardo Rabbuffo hanno inaugurato, oggi pomeriggio, la sede teramana di Fli, “cuore pulsante al centro della città”. Idee e progetti che mettono al centro le persone, la società, con le sue esigenze e le sue problematiche.

“Vogliamo tornare a parlare di politica” ha detto Rabbuffo “vogliamo riappropriarci della politica”. I disagi e le delusioni del Pdl se li sono lasciati ormai alle spalle: ora è giunto il momento di guardare avanti.

“Tutti dovranno fare i conti con questa nuova realtà” ha aggiunto Rabbuffo. “In Abruzzo Fli è al 7% e si deve capire che senza di noi non si va da nessuna parte. Futuro e Libertà per l’Italia non sarà mai Alleanza Nazionale, vuole essere qualcosa di più”. Proprio Rabbuffo ha chiarito che non vuole confondere i ruoli: lui continuerà a svolgere il suo lavoro di Consigliere Regionale e si è già proceduto alle nomine a livello provinciale. Il coordinamento è affidato, dunque, ad Antonio Lattanzi, di Martinsicuro, ex assessore comunale ai Lavori Pubblici dal 1997 al 2001, ex portavoce An per il Comune di Martinsicuro ed ex consigliere provinciale di minoranza, sempre nel periodo a cavallo tra la fine degli anni ’90 e gli inizi del nuovo millennio. Al suo fianco, una vice, una donna, Cristina Marrone, mentre il “comparto” giovani è affidato ad Angelo Ferretti, ex Alleanza Studentesca.

“Puntiamo a lavorare bene” ha detto ancora Nasuti “per far capire alla gente che la politica è una cosa pulita, non un tornaconto personale. Questo significa mettersi a disposizione per creare un tessuto sociale migliore. E noi ci mettiamo la faccia. Fli è un partito a tutti gli effetti, esiste, al contrario di quanto pensa chi ci tratta con sufficienza”. E l’obiettivo è uno solo: “Ricreare un serio meccanismo della politica. Con entusiasmo”.

Marina Serra

 

 

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