Ospedale di Atri, il servizio di attività endoscopica non sarà smantellato

atri_ospedale.jpg1Atri. Il Presidente e Commissario alla sanità Gianni Chiodi ha risposto all’interpellanza del Consigliere regionale del Pd, Claudio Ruffini, in cui si chiedeva se vi era l’ intenzione di potenziare l’attività di endoscopica diagnostica ed operativa all’ospedale di Atri.

“Il Presidente Chiodi ha preso l’impegno che l’attività endoscopica di Atri non verrà smantellata ma l’attuale organico composto da un medico e tre infermieri sarà aumentato di una unità medica.” “E’ una buona notizia che permetterà ad Atri di affermarsi ancora di più come un punto di riferimento regionale ed extra regionale per l’endoscopia” dice Ruffini. Va infatti ricordato che grazie all’iniziativa assunta dalla “Fondazione Santa Rita” che ha iniziato una nuova metodica costituita dall’Endoscopia (l’apparecchiatura è stata pagata interamente per 430.000,00 Euro dalla Fondazione Tercas), per lo studio della “stadiazione dei tumori gastroenterici”, metodica unica nella Asl di Teramo, il centro di Atri supererebbe abbondantemente nell’ anno 2010 un numero di prestazioni pari a oltre 4.000 prestazioni  con una pluralità di metodiche di altissima tecnologia. “L’elevato numero di  prestazioni ha consentito alla Asl di Teramo di incassare oltre 250.000,00 Euro creando una significativa mobilità attiva. Il servizio di Atri è la chiara dimostrazione che negli ospedali periferici si possono avere anche dell’eccellenze, quindi più che operare la politica dei tagli bisognerebbe cercare di valorizzarli con attività altamente specialistiche” . Ruffini annuncia che scriverà una lettera all’attuale manager del presidio di Atri in cui chiederà di far seguito all’impegno preso dal Presidente Chiodi.

 

 

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