Teramo. E’ necessario difendere l’istituzione universitaria teramana, per la sua importanza storica e sociale nella formazione accademica, e quale riferimento culturale e fonte di prestigio per l’intera Teramo. A dichiararlo è Maurizio Sciamanna, coordinatore Circolo Pd Teramo Est, in merito alle nascita di una università telematica di Giurisprudenza ed Economia.
“In un momento di crisi economica che colpisce indiscriminatamente tutti i settori produttivi” aggiunge Sciamanna “deve essere compito di tutte le istituzioni politiche tutelare i nostri poli di eccellenza, in questo caso evitando che un ateneo del peso de La Sapienza possa alterare l’offerta formativa, duplicando corsi di laurea già attivi nell’ateneo teramano, peraltro avvalendosi di finanziamenti ministeriali (un milione di euro) in un momento di tagli indiscriminati all’istruzione universitaria canonica”.
Secondo il coordinatore del Circolo Pd Teramo Est, dunque, l’’istituzione di una Università Telematica con queste premesse e in questo territorio è completamente in contrasto con i criteri di razionalizzazione più volte invocati in sede di riduzione dei finanziamenti agli atenei statali; per questo il Circolo si schiera in difesa dell’Università di Teramo con tutte le sue risorse contro la falsa illusione di una concorrenza formativa che nasconde in realtà l’ennesimo attacco all’istituzione universitaria”.
Il commento del Segretario Provinciale della Lega Nord Abruzzo, Franco De Angelis: “Ci mancava pure il circolo Teramo est. Ma quanti circoli del PD ci sono a Teramo? Speriamo che Verrocchio ce lo faccia sapere anche perché ci chiediamo, un po’ preoccupati, come mai non fa sentire la sua voce il Coordinatore Provinciale del PD. Crediamo che alla fiera dell’est…il PD-PDS-DS abbia perso la memoria sull’Università degli Studi di Teramo. Una volta l’Università stava così a cuore all’ex PDS poi DS e ora PD, tanto che i numerosi esponenti di questo partito si sono schierati, indignati, a difesa dell’ex Rettore Russi (oggi in Cielo) all’indomani della pubblicazione su il Giornale degli articoli relativi alle Magnifiche Spese. Perché non ricordare con quanta passione sostenevano l’ex Rettore Mattioli all’indomani del ricorso del Decano Professor Bernardini sulle procedure elettorali? Ma sì forse è meglio che non dicano nulla anche perché non hanno nulla da proporre per questo sostengo fortemente la soluzione dell’accorpamento ad un Ateneo più forte quale quello di Chieti con un management più capace in grado di: attuare quella progettualità necessaria allo sviluppo della Provincia di Teramo magari con l’ampliamento dell’offerta formativa con l’istituzione di un Corso di Laurea in Astronomia, uno in Agraria; e valorizzare Scienze Politiche ormai in declino con un Corso di Laurea in Scienze Diplomatiche e Relazioni internazionali. Con questo non vogliamo trasferire le Facoltà a Chieti ma lasciarle a Teramo con un altro tipo di direzione forse più funzionale ai cambiamenti epocali. Infine sono fermamente convinto che la situazione attuale dell’Università di Teramo abbia necessariamente origini antiche”.