Tortoreto. Nelle casse comunali piovono 180mila euro dallo Stato centrale, come rimborso dei minori introiti dell’Ici per gli immobili della categoria D (edifici industriali) per il periodo 2001/2008. In tempi di tagli drastici dei trasferimenti agli enti locali, la somma introitata dal Comune di Tortoreto non può che essere catalogata come un aspetto positivo.
Nello specifico, si tratta di un trasferimento erariale compensativo della perdita di gettito, derivante dall’autodeterminazione provvisoria delle rendite catastali dei fabbricati di categoria D, eseguita ai sensi del decreto 701/94 del ministro delle Finanze. Il recupero della sostanziosa somma di denaro (che è lorda, alla quale va sottratto l’aggio a beneficio della società che ha assistito l’ente nella pratica) è frutto di due aspetti accessori: la corretta istruzione della pratica e il rispetto di una serie di parametri, per quanto concerne il bilancio comunale, adempimento che se fosse mancato avrebbe di certo non consentito di fruire del trasferimento. Le maggiori entrate per il gettito Ici per i fabbricati della categoria D, rappresenta l’elemento più interessante dell’assestamento di bilancio, approvato a maggioranza dal consiglio comunale di Tortoreto. Le opposizioni hanno votato contro al provvedimento (la relazione è stata illustrata dal consigliere delegato alle finanze, Silvestro De Santis), che hanno focalizzato le loro attenzioni su alcune anomalie in fatto di spese (in primis un incarico esterno per le procedure di accatastamento di immobili e strade comunali). Per il resto, e questo merita di essere sottolineato, gli scostamenti rispetto alle poste di bilancio, fissate in sede di previsione, sono decisamente minimi. L’incasso una tantum, infatti, ha consentito all’ente di compensare una serie di spese e di minori entrate, senza dover poi fare ricorso all’avanzo di amministrazione, che si attesta ben al di sopra dei 300mila euro.
