Nereto. Venti giorni di tempo per licenziare in consiglio comunale due strumenti finanziari. Arriva la doppia diffida, dalla prefettura di Teramo (dal vice-prefetto vicario Silvana D’Agostino) per approvare il rendiconto di gestione del 2015 e il bilancio di previsione per l’anno in corso.
Situazione, questa, che presenta analogie anche con altre realtà comunali. Ma a Nereto la situazione sembra essere figlia anche di alcune frizioni che si respirano in seno alla maggioranza.
Documenti che come da normativa, andavano approvati entro il 30 di aprile.
” Il Comune di Nereto a causa di mancanze, irregolarità, non rispetto della norme, spaccature interne”, scrivono in una nota gli attivisti del Movimento 5 Stelle, ” non ha approvato nessuno dei due bilanci.
Ora decorrono i 20 giorni di tempo, a partire dal ricevimento delle due diffide (21 maggio), per approvare Rendiconto di Gestione 2015 e bilancio di previsione 2016.
Decorso tale termine senza che siano stati approvati sarà nominato un Commissario per l’approvazione del bilancio e si avvierà la procedura per lo scioglimento del Consiglio Comunale. Si rischia il commissariamento”, si legge nella nota. La trasparentissima Nereto Democratica non spiega ai cittadini il perchè di questa situazione. Il palazzo di vetro, del quale parlavamo in campagna elettorale, si è frantumato in mille pezzi”.