Tortoreto, crisi politica: scorrono i titoli di coda sull’amministrazione Richi

Tortoreto. Oramai sull’amministrazione Richi scorrono i titoli di coda. L’epilogo “infausto” del consiglio comunale di venerdì, con la bocciatura del bilancio consuntivo, ha definitivamente spianato la strada verso la fine anticipata della consiliatura.

 

In programma, domani, c’era un secondo consiglio comunale sul bilancio di previsione. Seduta che però è stata definitivamente annullata dopo la conferenza dei capigruppo di questa mattina. Una seduta che, con ogni probabilità, sarebbe stata in ogni caso rinviata a giugno, nell’ipotesi (percorsa negli ultimi giorni) di una soluzione della crisi e ritiro delle dimissioni da parte del sindaco.

 

 

Lo scollamento tra le due anime della maggioranza, lunedì, è diventato incolmabile, come mai lo era stato in precedenza. In democrazia contano sempre e solo i numeri. Il sindaco non li ha più ed è normale tornare a casa. Oggi la Richi è stata a L’Aquila, per la visita di Renzi. Poi si è incontrata con il gruppo dei fedelissimi per far le sue valutazioni. Determinazioni che non possono non essere la riproposizione delle dimissioni, che per legge andavano confermate o ritirate entro il 20 maggio.

 

 

Così come ha affermato in consiglio, il sindaco non attenderà l’ultimo giorno utile, ma già domani (probabilmente) deciderà di dimettersi in maniera definitiva.

 

Poi inizierà la fase del commissariamento. Ma anche delle riflessioni su quello che è accaduto nelle ultime settimane e del perché una maggioranza eletta con un discreto margine sugli avversari, nel 2014, vada a casa ad appena due anni dal suo insediamento. Per ragioni, politiche si intende, che allo stato attuale restano difficili da comprendere.

 

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