Tortoreto. Un tentativo per provare a riannodare i fili di un’intesa, al momento ancora sfilacciata, è stato fatto. Un primo incontro tra il sindaco e i rappresentanti del gruppo-bis in seno alla maggioranza consiliare.
Un passaggio al quale questa sera (venerdì) ne dovrebbe seguire un secondo che, visti i tempi, potrebbe essere quello decisivo.
E’ il momento decisivo per il futuro dell’amministrazione Richi al Comune di Tortoreto. Una settimana di tempo, forse anche meno, per chiarire un dubbio: esistono le condizioni affinchè il sindaco possa ritirare le dimissioni? Difficile dirlo. In ogni caso nei giorni scorsi c’è stato un primo incontro tra il sindaco e parte del gruppo dei “dissenzienti” (“Impegno civico”). Un confronto che è nato grazie alla proposta di tre candidati nella lista della Richi ma non eletti (Carlo Dezi, Sabatino Palombieri e Claudio Seccafieno) che hanno cercato di mettere le due anime duellanti in seno alla maggioranza allo stesso tavolo.
Un incontro interlocutorio (erano presenti gli ex assessori Rosita Di Mizio e Renato Chicchirichì), che non è servito al momento per stabilire se possano esserci le condizioni per andare avanti. Di certo, con il sindaco dimissionario il gioco delle parti è cambiato. E’ il primo cittadino a voler chiedere un impegno chiaro al gruppo dei sei in fatto di collaborazione, trasparenza e impegno fattivo per un obiettivo comune. Un impegno su aspetti di natura programmatica per cercare di dare un seguito alla consiliatura.
Le parti si sono “lasciate” con l’impegno di rivedersi venerdì e verificare se ci sono le condizioni per proseguire o meno. Manca una settimana alla scadenza dei venti giorni prima che le dimissioni del sindaco diventino irrevocabili e dunque tutti i discorsi sono quasi agli sgoccioli. Nel mezzo ci sono due diverse sedute del consiglio comunale. La prima, lunedì 16 maggio, con l’approvazione del consuntivo 2015, due giorni più tardi la discussione del bilancio di previsione. Due passaggi consiliari che potrebbero poi, nella sostanza, rappresentare altri passaggi decisivi nella crisi della maggioranza.