Teramo. Non si è fatta attendere la replica del sindaco di Teramo Maurizio Brucchi alle dichiarazioni rilasciate ieri in conferenza stampa dal gruppo consiliare del Pd, che ha avanzato dubbi su presunte infiltrazioni mafiose nelle attività di Enerambiente Spa, socio privato della Teramo Ambiente, la società municipalizzata che si occupa, tra le altre cose, della raccolta dei rifiuti.
I rappresentanti dell’opposizione comunale avevano annunciato ieri la presentazione al primo cittadino di un documento ufficiale nel quale veniva formalizzata la richiesta di delucidazione sul socio privato e la revoca della delibera n.21 del marzo 2010 con la quale il Comune aveva confermato l’affidamento di alcuni servizi alla TeAm.
“Attorno a questa vicenda stiamo lavorando da mesi, non c’è bisogno che ci dicano loro quello che dobbiamo fare. Sarebbe meglio se assumessero un atteggiamento collaborativo” è la premessa di Brucchi, che aggiunge: “Continuano a mischiare le mele con le pere: un conto è l’affidamento dei servizi e un conto è la scelta del partner privato. Sul primo punto abbiamo fatto tutto a norma. La scelta di Enerambiente come socio privato, invece, non dipende dall’amministrazione comunale. Noi potremmo scegliere di revocare l’incarico al socio privato, ma solo nel caso in cui vi sia una giusta causa”. Che al momento non c’è, secondo il sindaco.
“I servizi vengono portati avanti correttamente, i rifiuti vengono raccolti, dov’è la giusta causa? Nelle possibili infiltrazioni mafiose? Bene, siamo in attesa della risposta da parte della Prefettura di Teramo, che farà le sue indagini. La scorsa settimana ci hanno risposto che hanno bisogno di ulteriori 45 giorni di tempo per gli accertamenti. Non ci bastano gli articoli di giornale, vogliamo la conferma delle autorità competenti”.
Dal Palazzo Comunale, dunque, si ribadisce ancora una volta il rispetto dei tempi e dei passaggi burocratici. Una volta ottenuta la risposta dalla prefettura teramana, allora si deciderà il da farsi. “L’opposizione” aggiunge Brucchi “dovrebbe lavorare al fianco dell’amministrazione comunale, se è vero che il nostro unico interesse in comune è la tutela della TeAm. Ma il centro sinistra sulla TeAm sta facendo campagna elettorale. Qui non stiamo giocando, la nostra attenzione è massima”.
E il primo cittadino non si ferma qui, ma snocciola anno dopo anno i dati relativi alle ripartizioni degli utili: nel periodo compreso tra il 1996 e il 2002, gli utili sono stati pari a 4.5milioni di euro, ripartiti tra pubblico e privato; dal 2004 ad oggi sono stati di 1milione di euro e non sono stati ripartiti, ma investiti. “Chi ha favorito il socio privato” si chiede Brucchi “il centro destra o il centro sinistra? Non dimentichiamo che abbiamo perso la maggioranza relativa grazie al centro sinistra che ha venduto le quote alla Provincia di Teramo e al Mote”. Sulla vicenda TeAm/Enerambiente, dunque, le polemiche continuano. L’ultima parola spetta ora alla Prefettura di Teramo.
Marina Serra