Alba Adriatica. Estendere le certificazioni ambientali (Iso 14001 ed Emas) anche ai comuni dell’entroterra vibratiano. Parte da Alba Adriatica (cittadina che ha pagato dazio, in estate, all’inquinamento del corso fluviale) un invito chiaro all’Unione dei Comuni e ai sindaci della Val Vibrata: impegnarsi politicamente e amministrativamente per imboccare la strada della certificazione ambientale.
La proposta, tutt’altro che peregrina, è contenuta in una lettera che il Comune costiero (a firma dell’assessore all’ambiente Gabriele Viviani e dal funzionario Luigi Irelli), ha inviato al presidente dell’Unione dei Comuni, Alberto Pompizi, e ai vari sindaci che toccati dal torrente Vibrata. La possibilità di intraprendere il percorso della certificazione ambientale, ovviamente, dovrà poi necessariamente legarsi ad una riqualificazione dello stesso torrente, troppo bistrattato (al pari di altri corsi d’acqua) nel corso degli ultimi lustri. L’obiettivo, che ora sarà oggetto di un confronto tra le varie municipalità della Val Vibrata, è decisamente ambizioso, ma imprescindibile se si vuole responsabilizzare tutti sulla corretta gestione nel fiume durante il suo percorso verso il mare. La proposta che arriva dall’assessorato all’ambiente è quella di dare forma e sostanza al progetto: “Vibrata, un fiume Emas”, per garantire la qualità delle acque dalle sorgenti del fiume Vibrata fino alla foce. Per quanto concerne la certificazione ambientale, oltre al Comune di Alba Adriatica, anche altre municipalità hanno imboccato lo stesso percorso (Martinsicuro, Tortoreto e Colonnella). Nella proposta avanzata ai colleghi della vallata, l’assessore Viviani ricorda il percorso intrapreso nel campo della certificazione ambientale e gli impegni assunti in questo specifico settore, e le iniziative adottate nei giorni immediatamente successivi all’emergenza Vibrata, “ per la quale il nostro Comune” si legge nella nota, “ritiene di aver subito un pesante danno di immagine. Eventi negativi che per un comune a forte vocazione turistica costituiscono una ferita profonda, rimarginabile solo con il tempo”.