Dare la possibilità ai privati di poter gestire e valorizzare l’anello verde della città. Torna a parlare del parco fluviale e del flop di un bando datato 2012, il consigliere comunale del Pd, Flavio Bartolini, che, a quattro anni dalla presentazione del progetto, ha constato come l’affidamento dei 5 lotti resti ancora un’idea sulla carta senza alcun segnale di concretizzazione. Perché se anche due lotti sarebbero stati aggiudicati, di cui uno affidato solo un anno fa, e dunque a tre anni dalla gara, il fallimento del bando sarebbe testimoniato dalla mancanza di interesse intorno ad una proposta che, a dire del consigliere, sarebbe ormai chiara a tutti tranne che all’amministrazione comunale.
“Il bando”, dice Bartolini, “è oggettivamente troppo oneroso. L’affidatario oltre a dover curare la manutenzione dell’area di competenza deve pagare un canone annuo già come base di gara molto alto”. Per questo motivo viene proposta una rimodulazione dell’avviso che possa tener conto delle problematiche che deve affrontare un possibile gestore.
“Il parco fluviale”, continua il consigliere del Pd, “è uno dei pochi punti di forza della nostra città da un punto di vista sociale ed economico, perché lasciarlo in completo abbandono?”.
E, a testimonianza dello stato di abbandono in cui versa il lungofiume, Bartolini lascia parlare le immagini scattate nella giornata di ieri con erba non tagliata, staccionate rotte, cestini pieni di immondizia, la parte del Tordino quasi impraticabile e la fontanella della zona di Piano Solare rotta.