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Emergenza rifiuti: per la Sinistra bisogna abbandonare modello Di Zio

Roseto. “Una flebo per un malato terminale. Per Sogesa occorre un’Operazione Verità. Non vogliamo più che i bambini di Roseto escano da scuola tra i rifiuti!”  E’ il duro commento del portavoce della Sinistra rosetana Marco Borgatti all’accordo raggiunto ieri dall’assemblea dei sei sindaci Cirsu sul contenzioso con Sogesa. Un accordo che permette agli operai di Sogesa di ottenere a breve le mensilità arretrate mentre sul fronte rifiuti è stata raggiunta un’intesa per la ripresa della raccolta nei sei comuni Cirsu che per dieci giorni continueranno a smaltire nell’impianto di Casoni di proprietà di Di Zio, imprenditore coinvolto nel caso Rifiutopoli.


“Se da un lato – ha commento Borgatti – questi due aspetti non possono che farci piacere, nel complesso l’accordo di oggi altro non è che una semplice pezza per una situazione che ormai è drammatica. Sul tavolo rimangono infatti irrisolte le questioni del futuro dei lavoratori e della gestione dei rifiuti. Per i cittadini, che ormai periodicamente vedono le loro strade stracolme di immondizia, e per i lavoratori, chiediamo chiarezza e l’assunzione da parte di tutte le istituzioni delle loro responsabilità. Di chi è la colpa di questo stato di cose? Perché negli anni si sono spesi milioni e milioni di euro per una situazione come oggi si presenta di fronte ai nostri occhi? Perché i bambini di Roseto devono uscire da scuola tra i rifiuti, con il rischio di incontrare qualche ratto che scorrazza qua e là?”
Tanti interrogativi e una mozione redatta dalla Federazione della Sinistra e dai lavoratori Sogesa sulla gestione della stessa Sogesa e di Cirsu per chiedere chi “fece entrare, non più di tre anni fa, la Deco di Di Zio in Sogesa, già allora sull’orlo del fallimento? Di fronte a quanto sta accadendo sul fronte dei rifiuti è chiaro che il modello Di Zio è da abbandonare. Un sistema che avviluppa e costringe nelle spire di un ingiusto monopolio enti pubblici, operatori del settore tutto a danno dei cittadini e della concorrenza. Le istituzioni, a partire dai sindaci soci del Cirsu passando per Provincia sino alla Regione, hanno a questo punto l’obbligo di individuare soluzioni alternative, sostenibili e vantaggiose per tutti e a lungo termine. Non vogliamo le nostre cittadine ridotte come i vicoli di Napoli, a fronte di continui aumenti della tassa sui rifiuti, con l’obiettivo della raccolta porta a porta – ha concluso Borgatti – usato solo come slogan per farsi belli”.