Roseto.Tra i compiti dell’Agenzia del Territorio vi è quello di individuare i fabbricati e gli ampliamenti di costruzioni non dichiarati in catasto affinché questi possano essere regolarmente censiti da parte dei proprietari “distratti”. Si tratta di un adempimento che si può assolvere entro sette mesi dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale degli elenchi di tali costruzioni ovvero entro il prossimo 31 dicembre.
Sul sito stesso dell’Agenzia del Territorio è possibile accedere ai dati dei diversi comuni, dove si trova la distinzione tra “fabbricati non dichiarati” e “fabbricati ex rurali“.
“Nel Comune di Roseto” spiega in una nota il consigliere comunale Pasquale Avolio “i primi sarebbero 636, i secondi 250. Il condizionale è d’obbligo in quanto, trattandosi di rilevazioni aeree, vi potrebbero essere delle imprecisioni con l’inclusione nella cosiddetta lista nera di immobili già censiti. Indubbiamente i dati riportati sul sito dell’Agenzia del Territorio sono sconcertanti per molti comuni italiani (in tutt’Italia, secondo Il Sole 24 Ore, queste case fantasma sarebbero addirittura 1,4 milioni) e per questo ritengo che sindaci e assessori competenti dovrebbero adoperarsi per combattere questo fenomeno figlio dell’abusivismo edilizio, che produce l’evasione degli oneri della Bucalossi, dell’ICI, della TARSU e dell’IRPE. Il danno per la nostra città è considerevole non solo per i mancati sostanziosi introiti in un bilancio di per sé sofferente, ma anche le ferite da cemento inferte al nostro speciale territorio”.
Il consigliere comunale invita, dunque, l’assessore Frattari a riferire nel prossimo consiglio comunale su questo grave problema “più volte evidenziato dalle minoranze e sulle strategie idonee che intende intraprendere”.