E’ rottura tra Rifondazione Comunista e Pineto Democratica sui temi dell’urbanistica

pinetoPineto. L’ultimo consiglio comunale, svoltosi lo scorso 29 settembre, ha determinato la rottura dei rapporti tra il partito di rifondazione comunista e la coalizione Pineto democratica. Tema di discussione, l’urbanistica, in merito alla quale la stessa Rifondazione Comunista aveva presentato tre mozioni.

Con la prima si chiedeva all’ufficio preposto di definire tutte le pratiche di condono depositate al fine di accertare gli eventuali abusi in riferimento a quelle pratiche di condono non accoglibili; nella seconda mozione si faceva richiesta dell’approvazione della variante parziale al PRG (Piano agricolo) considerato che a seguito dell’adozione della stessa sono pervenute solo 23 osservazioni; nell’ultima veniva richiesta la riapertura dei termini dell’avviso sindacale datato 29 marzo 2009 (componenti commissione programmi complessi) sia per l’inefficacia del bando, considerato che è pervenuto un unico curriculum, sia per l’evidente inopportunità di procedere alla nomina dell’unico curriculum, soggetto in palese conflitto d’interesse. Inoltre, nella stessa mozione si è chiesto l’impegno del Consiglio su un punto centrale del programma riguardante la modifica del regolamento programmi complessi, in modo da escludere rispetto a quest’ultimo gli interventi di iniziativa privata.

“Il sindaco ha imposto alla maggioranza di rigettare le tre mozioni” dichiara in una nota Ida Nardi, consigliere comunale Prc “e lo hanno seguito solo in otto. E’ evidente che è mutato il programma elettorale di Pineto democratica e che la maggioranza è implosa. Perché non si vogliono accertare gli eventuali abusi edilizi celati dietro alcune domande di condono? L’intento è quello di tutelare qualcuno? Inoltre, non era il fiore all’occhiello di tutta l’amministrazione il lavoro svolto per l’adozione del Piano agricolo? Penso sia legittimo chiedersi il perché dell’inerzia dell’attuale assessore all’urbanistica. E’ perfino clamorosa la svolta d’indirizzo in merito alla modifica del regolamento sui programmi complessi ed è assurdo dare seguito al bando, con l’eventuale nomina dell’unico partecipante, in quanto in tema di conflitto d’interesse accosterebbe la Giunta Monticelli ai metodi berlusconiani. Paradossale, poi, la posizione di Marta Illuminati la quale la mattina si definisce indignata per l’immobilismo dell’amministrazione sui temi riguardanti la programmazione territoriale, mentre la sera insieme ai fedelissimi del sindaco, vota il respingimento di tutte le mozioni”.

 

 

 

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