Un consigliere comunale che ha debiti nei confronti del Comune non può sedere sui banchi dell’assise civica. Il riferimento è al consigliere Antonio Norante, di Forza Italia.
Lo ha ribadito il Partito Democratico di Roseto nel corso di una conferenza stampa all’indomani del Consiglio Comunale durante il quale è venuto meno il numero legale perché due consiglieri, Alberto Caporaletti ed Ezio Vannucci hanno abbandonato l’aula, contestando le scelte dell’amministrazione a proposito della gestione del campo Patrizi.
Il Pd però si aspettava il dibattito sulla incompatibilità di Norante. Avrebbe voluto che l’argomento venisse discusso al primo punto, e non al settimo. I democrat avevano abbandonato l’aula in attesa che si arrivasse proprio su quel punto. Ma gli attacchi di Caporaletti e la sua uscita dall’aula hanno mandato sotto nei numeri la maggioranza.
“Se la delibera viene porta ma non al primo punto dell’ordine del giorno”, ha sottolineato il capogruppo del Partito Democratico Teresa Ginoble, “noi ci vediamo qualcosa di strano perché per la legalità, per la sicurezza, per la trasparenza questo argomento doveva essere affrontato immediatamente. Abbiamo abbandonato l’aula, ma siamo rimasti in sala in attesa che si arrivasse al settimo punto, quello sull’incompatibilità dei consiglieri comunali che hanno debiti nei confronti dell’Ente”.
Il Pd ne fa una questione di trasparenza e correttezza. Sembra che Norante non abbia versato i tributi locali sin dal 2002, stando alla ricognizione fatta fare dal Pd. Già lo scorso anno era stata sollevata la questione legata a Norante, ma né segretario generale, né presidente del Consiglio hanno mai affrontato la cosa nel dibattito consigliare.
Per il consigliere democrat Enzo Frattari comunque non ci sono dubbi. “Il testo unico degli Enti locali che risale al 2000”, ha ricordato Frattari, “è chiaro. Un consigliere comunale che ha dei debiti liquidi ed esigibili non può sedere sui banchi del Consiglio Comunale”.
Intanto Norante sta pensando alle prossime elezioni, alla composizione della lista di Forza Italia. Secondo le forze di opposizione, lui è candidabile, ma vista la sua posizione debitoria nei confronti del Comune non sarebbe eleggibile.