Val Vibrata, trasporto scolastico:disagi per studenti fuori sede

300px-AutobusfiatarpaVal Vibrata. Disagi per gli studenti della Val Vibrata che frequentano scuole marchigiane. La riapertura dell’anno scolastico, nella vicina regione Marche, ha già fatto affiorare le prime problematiche per quanto concerne il trasporto pubblico che viene utilizzato dagli studenti abruzzesi.

 

Problematiche frutto, essenzialmente, dalla modifica degli orari delle lezioni, introdotta dalla riforma Gelmini, che non coincidono con quelli del trasporto pubblico, che al momento non sono stati adeguati. Per questo motivo, il consigliere regionale Claudio Ruffini (Pd), ha chiesto all’assessore ai trasporti, Giandonato Morra, di istituire un osservatorio sul trasporto pubblico scolastico, in modo da studiare possibili correttivi. “Molti studenti della nostra provincia frequentano istituti ascolani ed in questi giorni hanno subito diversi disservizi”, sottolinea Claudio Ruffini. “ L’Arpa non riesce a garantire le corse necessarie anche perché gli orari scolastici sono cambiati e bisognerebbe garantirne un adeguata riorganizzazione del trasporto. Il rischio è che le aziende private marchigiane decidano di potenziare il servizio di trasporto verso l’area vibratiana, entrando ed erodendo il  mercato di casa nostra.” Ruffini ha scritto una lettera all’Assessore regionale ai Trasporti Morrra chiedendo di interessarsi da subito alla vicenda. “Ho chiesto all’assessore di adoperarsi in ogni modo affinché si garantiscano dei servizi essenziali agli studenti abruzzesi” dice Claudio Ruffini ricordando come Morra pochi giorni fa avesse annunciato la difficoltà di garantire i trasporti pubblici a tutti gli alunni abruzzesi per l’imminente avvio delle lezioni. “C’è il rischio concreto che molti studenti, soprattutto nelle aree interne, restino a piedi e senza la possibilità di raggiungere le scuole del capoluogo. Ho invitato l’assessore Morra ad istituire  un osservatorio regionale d’intesa con l’ufficio scolastico regionale e le quattro amministrazioni provinciali per evitare il più possibile disservizi agli studenti e alle loro famiglie. E’ vero che sarà difficile coprire con linee dedicate gli orari di tutte le scuole o i doppi turni, ma il settore scuola già gravemente debilitato dai tagli alla didattica non può subire oggetto di ulteriori inefficienze”.

 

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