Campli. “Quello delle lampade votive è forse l’unico dei servizi comunali che presenta un saldo attivo tra entrate e spese di gestione – afferma il consigliere di minoranza Giovanni Giusti, dell’associazione CamPolis, intervenendo nella polemica instauratasi tra l’Amministrazione comunale e una parte della minoranza – e l’affidamento a privati alle condizioni previste dal project financing presentato in Comune, oltre a comportare un aumento delle tariffe dei servizi cimiteriali, non sarebbe un buon investimento per l’Ente”.
La gestione delle lampade votive, infatti, è un servizio che presenta bassi costi di manutenzione, oltre a costi amministrativi già sostenuti dal Comune di Campli con l’impiego del proprio personale, e il costo per l’approvvigionamento dell’energia elettrica potrebbe essere notevolmente ridotto, se non addirittura azzerato, con la messa a norma dell’impianto, la conseguente sostituzione delle lampade a incandescenza con quelle a led e con la realizzazione di un impianto fotovoltaico.
“L’intervento diretto del Comune”, dice ancora, ” configurerebbe il caso di spesa per investimento per cui la normativa statale prevede il ricorso all’indebitamento, a differenza degli stanziamenti in bilancio già fatti dall’attuale maggioranza consiliare per realizzare opere che, al contrario, dovrebbero essere finanziate con economie di bilancio e non con l’accensione di mutui.
Senza voler entrare nel merito degli aspetti poco chiari del project financing riguardo alla potenza dell’impianto fotovoltaico e al soggetto che dovrà farsi carico del suo smaltimento, dai dati rilevati nella proposta presentata si evince chiaramente che l’eventuale investimento previsto in poco meno di 600.000,00 euro sarebbe completamente ripagato con un periodo di gestione diretta pari a circa la metà dei 25 anni previsti di affidamento ai privati, senza nessun costo per la cittadinanza. E venticinque anni costituiscono un periodo di tempo troppo lungo per lasciare che si realizzi un regime di monopolio privato in un settore, come quello cimiteriale, che presenta aspetti tali da farlo annoverare tra le attività che devo rimanere sotto il controllo dell’ente pubblico.
Scelte importanti fatte senza un’attenta riflessione e condivisione con la cittadinanza dall’Amministrazione Quaresimale, come il frettoloso abbandono del progetto Paride, soprattutto alla luce dell’annuncio dell’assegnazione dei lotti da parte della Provincia di Teramo, denotano la totale assenza di progettualità e pianificazione nella strategia amministrativa, dove ogni decisione viene presa da poche persone che scelgono di decidere per tutta la cittadinanza”.