Teramo. Qualche giorno fa il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi aveva dichiarato in un’intervista ad una televisione locale di “non essere disposto a parlare con tutti quei commercianti che lui definisce strilloni”. E oggi, il segretario comunale del partito dell’Italia dei Valori, Marco Di Giovanni, definisce la posizione del sindaco “arrogante, insensibile e pretestuosa”.
“Ricordiamo al sindaco” scrive Di Giovanni “che egli è, ed istituzionalmente deve essere, il sindaco di tutti, non solo il sindaco degli amici e degli amici degli amici. Ha il dovere di parlare con tutti i commercianti e con tutti i cittadini, anche con i presunti strilloni. A Teramo la Politica Brucchi è completamente assente o meglio l’amministrazione di centrodestra è assente”.
Secondo il segretario dell’IdV, Brucchi non risponderebbe ai commercianti “che si dibattono in una lenta ed inesorabile agonia”, ai cittadini sulla questione del riciclo dei rifiuti, al balzello sui passi carrabili, alle operazioni azzardate con i derivati presenti nel bilancio comunale, sull’utilizzo di “entrate straordinarie per coprire la spesa corrente”, sul Prg che “viene stravolto con i Pisu dove è stata prevista la cementificazione di Colleparco a danno delle frazioni. Brucchi è tuo dovere istituzionale rispondere”.
Per quanto riguarda poi la questione del commercio in centro, “il sindaco è intenzionato a sostituire i varchi (messi da Chiodi) con dei sistemi di telecamere: con quale spesa? Perché i teramani devono patire i capricci di Chiodi prima e di Brucchi ora? A Teramo manca una politica seria per il commercio e in generale di programmazione del territorio, il modello Teramo non esiste era una invenzione mediatica di Chiodi, ora chiediamo al Sindaco che fine ha fatto il Piano Strategico? Ci chiediamo se l’arroganza di Brucchi derivi dalla consapevolezza di non essere più rieletto sindaco di Teramo”.