Pineto, il lungo percorso del piano di classificazione acustica

Pineto. “Mercoledì 9 marzo si è tenuto il Consiglio Comunale di Pineto che aveva, tra i punti all’ordine del giorno, proprio questo aspetto”.

Lo ha dichiarato Ruggero Sabatini presidente del comitato “Tutela Quiete Pubblica e Ambiente”, precisando che “ci sono voluti, oltre sei mesi per recepire le osservazioni sul piano fatte da associazioni, organizzazioni e cittadini e non siamo ancora giunti alla sua attuazione concreta. Questo processo, previsto dalla legge quadro 447/95, è stato avviato dal Comune di Pineto tardivamente e per non perdere, ormai in scadenza dei termini, la contribuzione prevista della Regione Abruzzo per sostenere una modalità resa obbligatoria. Molte le osservazioni strumentali fatte in sede di consiglio, alcune delle quali particolarmente colorite e ironiche. Fra tutte queste, quella riferita al rumore ‘fastidioso del mare’, che non si può evidentemente ‘chiudere’, rende sintomatico il livello di alcuni aspetti della discussione interna al Consiglio”.

Per Sabatini “quello che non si vuole capire è che l’introduzione di un piano acustico non significa annullare le manifestazioni, gli eventi e gli intrattenimenti estivi, ma si tratta unicamente di coniugare queste esigenze con quelle del rispetto degli altri, dei regolamenti e delle leggi in vigore in materia d’inquinamento acustico. Si vuole evidentemente facilitare, progressivamente, un salto culturale ineludibile per rendere meno arretrato, in materia, Pineto. In questi ultimi anni si sono verificati fattori critici come, ad esempio, una diminuzione dei controlli, uno scarso impegno dell’amministrazione pubblica per il rispetto della normativa e una totale assenza di strumenti di risanamento e di mitigazione dei rumori che denota appunto una ristretta concezione della qualità della vita urbana. Fenomeni questi sempre più preoccupanti che incidono anche negativamente sulla ospitalità e lo sviluppo turistico di Pineto, che ha una sua peculiarità distintiva nella natura e nella tranquillità del posto, che lo hanno fatto preferire rispetto ad altre destinazioni. Se desideriamo aggiungere alle normali fonti d’inquinamento acustico, come il traffico veicolare, le attività produttive, commerciali e temporanee, le infrastrutture ferroviarie e autostradali, anche quelle di una movida incontrollata e dannosa, rischiamo di perdere occasioni di sviluppo turistico estremamente importanti e qualificanti per l’economia del paese. Ecco perché i controlli, che possono essere esercitati dall’amministrazione comunale, assumono sempre più una rilevanza strategica, propositiva e lungimirante, continua Sabatini. Le ultime sentenze in materia rendono per altro non più necessarie le perizie fonometriche, atte ad accertare oggettivamente il superamento delle soglie di tollerabilità delle emissioni sonore, ma il giudice si può basare anche su altri elementi probatori acquisiti agli atti che possono formare il convincimento che quella fonte sonora sia dannosa per la salute pubblica. L’esigenza poi di spostare l’asse delle manifestazioni, per lo più concentrate preso ‘Il Parco della Pace’, ovvero fuori dal centro urbano, prende sempre più corpo nelle intenzioni di moltissimi cittadini e turisti. Ma nel piano acustico di Pineto, l’assessore Traini rivendica questa opzione come irrinunciabile. Si evince, sostiene Sabatini, che primeggia nelle intenzioni di questa amministrazione comunale la salvaguardia del bacino di consenso elettorale rispetto a qualunque altra logica e indirizzi propositivo e migliorativo. Prendiamo atto con soddisfazione, sostiene Sabatini, con sono state considerate positivamente, anche se parzialmente, le osservazioni operate sia dall’Area Marina Torre del Cerrano e dal WWF di Teramo per una diversa classificazione dell’Area Marina protetta da fascia 3 a fascia 1, zona di grande attenzione. In sintesi sono state individuate due zone, una che parte da sud al confine di Silvi fino alla foce del Calvano, area più antropizzata, ovvero adattata maggiormente agli interessi dell’uomo, classificata in fascia 2 (zone a uso prevalente residenziale e con limitata presenza di attività commerciali) e la restante parte in fascia 1, dove la quiete rappresenta un elemento base. Altrettanto accolta l’altra richiesta del WWF alla foce del Vomano dove è presente una zona ornitologica nazionale che viene classificata in fascia 1”.

Le richieste del Comitato “sono state tutte rigettate, se non una accolta parzialmente, e non poteva essere altro visto l’atteggiamento riprovevole assunto nei confronti del mio Comitato che non ha avuto nessuna possibilità di confronto e dialogo con questa amministrazione, che ama essere adulata e non criticata. Sono certo che l’introduzione del Piano di Classificazione Acustica di Pineto, afferma Sabatini, possa diventare uno strumento per unire e non dividere i cittadini in due fazioni diverse e contrarie. Questo è il compito affidato al sindaco Verrocchio nell’interesse di tutta la comunità. Ho richiesto, conclude Sabatini, di condividere un percorso insieme, nella certezza che le indicazioni, i suggerimenti e le idee professate sono unicamente rivolte a uno sviluppo armonico ed ecostenenibile del territorio e dello sviluppo turistico di Pineto”, conclude il Presidente del comitato “Tutela Quiete Pubblica e Ambiente” di Pineto e ideatore e portavoce dell’organizzazione “L’Abruzzo Risveglia il Silenzio”.

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