Roseto, convegno donne e lavoro. Ferretti: “Passare dalle parole ai fatti”

Un tavolo di confronto per discutere sulle novità introdotte dal Jobs Act in relazione al lavoro femminile. Nel convegno svolto ieri pomeriggio a Palazzo del mare, la vicepresidente della Provincia, Barbara Ferretti, ha illustrato una serie di azioni concrete per “passare dalle parole ai fatti e cominciare a cambiare modelli che non funzionano né per le lavoratrici ma nemmeno per le organizzazioni di lavoro, siano esse pubbliche o private”.

“Studi e monitoraggi”, ha spiegato la Ferretti, “dimostrano che la conciliazione è una questione non risolvibile soltanto attraverso interventi normativi ma ha bisogno di una sperimentazione continua e dell’adozione di tutta una serie di azioni positive e buone pratiche che devono essere fatte proprie dalle aziende pubbliche e private, dalle parti sociali e dagli operatori del mercato del lavoro. Tutti gli enti, per legge devono dotarsi di piani sul telelavoro ma nessuno li ha mai realizzati; gli orari di lavoro degli enti locali, tutti uguali e spesso disfunzionali per gli utenti, possono sicuramente essere modificati andando incontro anche ai tempi della famiglia. I premi di produttività potrebbero essere investiti in servizi convenzionati come il babysitteraggio o l’asilo”.

Per la vice presidente, dunque, a volte è solo una questione di pigrizia amministrativa che non consente di dare vita a piccole accortezze che potrebbero risolvere le difficoltà di molte donne, impegnate, oltre che nel lavoro, anche nelle incombeze domestiche e familiari. Tra le proposte, studiate in collaborazione con la Commissione pari opportunità e la Consigliera di Parità, ci sono alcuni progetti pilota negli enti locali per migliorare le organizzazioni in favore della conciliazione dei tempi.

“Possiamo aprire un confronto anche con la Regione e le imprese”, conclude la vice presidente, “penso al progetto di rilancio della Val Vibrata: quale occasione migliore per inserire delle premialità a quelle imprese che prevedono servizi a sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori o a quelle imprese che sperimentano l’introduzione di iniziative di conciliazione vita e lavoro. Del resto tutti gli studi e i dati dimostrano che laddove s

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