All’indomani della presentazione in Consiglio comunale dell’ordine del giorno del consigliere arancione Gianluca Pomante sulla “Teoria gender” bocciato con 18 voti contrari contro 7 favorevoli, puntuali sono arrivate le polemiche da parte di diversi esponenti del mondo politico e culturale cittadino.
“Il vergognoso teatrino visto a Teramo in occasione della votazione riguardante la teoria gender”, ha scritto in una nota il vice coordinatore di Forza Nuova Abruzzo, Michele Fiorita, “dimostra una volta di più che per buona parte del centrodestra e in particolare di Fratelli d’Italia la difesa della Famiglia tradizionale e soprattutto dei bambini di fronte ad ideologie aberranti non è la prima delle battaglie, ma bensì solo uno strumento per garantirsi voti’’.
Torna, invece, a ribadire il fatto che non esista alcuna “teoria gender”, considerata dallo stesso ministro Stefania Giannini una “truffa culturale”, l’Unione degli universitari di Teramo che sottolinea come l’emendamento di Pomante, così come quello del consigliere regionale Paolo Gatti presentato qualche settimana fa in Regione, siano il “frutto di una becera, quanto inutile, propaganda politica.
“L’Unione degli Universitari”, dicono gli studenti che domani saranno presenti a Roma alla manifestazione organizzata dal movimento Lgbti, “è lieta di sapere che il Partito Democratico teramano ha, finalmente, chiarito la propria posizione in merito, bocciando in modo compatto l’ordine del giorno Pomante, motivando proprio con l’inesistenza della teoria Gender” il proprio voto contrario”. Inoltre. ribadendo come il Consiglio comunale non sia affatto un luogo adatto per parlare di “percorsi educativi”, l’Udi consiglia a quanti ritengono l’argomento importante di impegnarsi contro la discriminazione, patrocinando “iniziative e attività volte ad insegnare il rispetto, l’uguaglianza, la dignità ed il comune senso civico contro ogni forma di discriminazione per l’orientamento sessuale”.
Un giudizio più squisitamente politico, invece, è quello del consigliere del Movimento 5 Stelle di Teramo, Fabio Berardini, che definisce la votazione di ieri “un’occasione per contarsi in maggioranza”, sottolineando come, ancora una volta, invece di occuparsi di questioni serie per il benessere dei cittadini, il Consiglio continui a “perdere tempo” in discussioni inutili.
“Il consigliere Gianluca Pomante, uscito dall’opposizione che ha più volte attaccato e denigrato”, dice Berardini, “proponendo la stessa mozione presentata da Gatti in Regione Abruzzo, è di fatto transitato nelle fila gattiane insieme al Presidente del Consiglio comunale Milton Di Sabatino. È da notare, però, che la maggioranza, votando contro il provvedimento, ha lanciato un forte segnale di isolamento al gruppo di Futuro In il quale ha cercato maldestramente di difendere la bontà del testo posto in votazione”.
Per questo motivo, M5S attende ora di vedere quali decisioni saranno prese dalla consigliera Maria Cristina Marroni e se deciderà di restare ancora nel gruppo consiliare “Finalmente Pomante”.