Per comprendere cosa significa coprire la spesa corrente con entrate straordinarie, Di Giovanni paragona il Comune di Teramo ad un imprenditore indebitato, che per pagare i propri debiti vende la casa di proprietà. Di conseguenza, non avrà più i debiti, ma nel contempo non avrà più neanche la casa. “E se continuasse a fare debiti” spiega ancora il segretario comunale “con quali soldi pagherebbe i nuovi debiti?. Anche il disavanzo corrente di 1.317.000 euro è certificato dei Revisori dei Conti del Comune (e non dall’IdV). Che la pressione tributaria al Comune di Teramo è raddoppiata nel 2010 lo dice lo stesso Comune (e non noi dell’IdV)”.
Non solo. Di Giovanni cita anche la pagina 57 della Relazione Tecnica al Bilancio di Previsione 2010, dove sarebbe riportato il dato e invitando proprio Di Sabatino a consultarlo.
“In ultimo” aggiunge “mi sento in dovere di spiegare all’assessore Di Sabatino la differenza tra Tosap e Cosap sui passi carrabili. La Cosap (canone per occupazione di spazi ed aree pubbliche) è stata concepita dal legislatore sotto il profilo strettamente giuridico. In particolare, l’oggettiva differenza tra le due è segnata dalla diversità del titolo che ne legittima l’applicazione, infatti per la Tosap la semplice occupazione del suolo, mentre la Cosap è un provvedimento amministrativo”.
Stando, dunque, alla spiegazione di Di Giovanni la Cosap non sarebbe una tassa e non potrebbe essere imposta dal Comune, ad eccezione del caso in cui il cittadino ne facesse espressa richiesta. La Cosap, infatti, non sarebbe soggetta alla giurisdizione tributaria.
“Dopo avere edotto il vice sindaco sulla differenza tra Cosap e Tosap” conclude il segretario IdV, “diciamo ai teramani che il Comune di Teramo applica la Cosap da diversi anni e fino ad ora non ha applicato la medesima sui passi carrabili. Perché la applica adesso? La risposta è semplice. Per fare cassa. ?Il Comune di Milano applica la Cosap, ma ha esentato i cittadini dal pagamento dei passi carrabili. ?Rinnoviamo l’invito al sindaco e all’assessore per un dibattito pubblico sui derivati e sul bilancio”.