Teramo, “Nuove Armonie” a Brucchi: “Ceda assessorato alla Cultura”

TeramoTeramo. “Nuove Armonie” torna ad attaccare la “Primo Riccitelli”. A scatenare la polemica il “Gran Galà della Lirica”, la manifestazione che si è tenuta qualche giorno fa in piazza Orsini a Teramo. “Qual era il ruolo della “Riccitelli”?” è, infatti, il dubbio di “Nuove Armonia”. “E’ vero che la “Riccitelli” organizzava l’evento, ma negli articoli post concerto, invece, sembra che la manifestazione sia stata organizzata solo dal Comune. E la Riccitelli che ha fatto allora? Ha gestito la parte artistica? Logistica? Economica?”.

Secondo l’associazione, sarebbero diverse le mancanze che avrebbero portato a confezionare un prodotto poco curato e, addirittura, mal organizzato.

“Anticipando la manifestazione di un solo giorno” spiega, infatti, in merito, “si poteva intitolare Il “Gran Galà della Lirica” al più grande musicista della storia musicale abruzzese, il maestro Primo Riccitelli del quale ricorreva il 135° anno dalla sua nascita (9 agosto 1875). All’esecuzione di anche un solo brano del maestro Riccitelli si è preferito eseguire brani di Arrigo Boito! Forse però, la società di Cocciolito era troppo impegnata in altre attività per fare caso a questo piccolo particolare: Primo Riccitelli è infatti il nome che porta questa società dei concerti”.

Altro elemento fortemente criticato sarebbe, poi, l’allestimento, definito da “Nuove Armonie” “casareccio ed informale”, oltre che sproporzionato, visti i 120 elementi previsti sul palco per sole 240 sedie per gli spettatori “che sono stati disturbati anche dal traffico che non era stato nemmeno chiuso (ci mancava solo il gruppo elettrogeno con le noccioline). Segno di una grave mancanza di collaborazione tra i diversi settori del Comune. Insomma ci sembra che qualche problema ci sia stato. Indiscutibilmente”.

Dopo la “querelle” tra Noemi e il film “Colpa Nostra”, dopo il caso Teddy Reno, ora è, dunque, il momento del Gran Galà. “Sono forse un po’ troppi i dubbi” continua “Nuove Armonie” “che la cittadinanza comincia a porsi o sono troppi gli errori che gli assessorati alla Cultura e agli Eventi stanno commettendo? Forse sarebbe il caso che il sindaco si decidesse a cedere il suo interim alla cultura perché la macchina non funziona. Bisogna individuare un personaggio non più legato a logiche politiche e di appartenenza, ma che sia magari un tecnico, un esperto del settore, magari un artista. Si deve discutere necessariamente di quello che sta accadendo e correre immediatamente ai ripari. Creare consulte e forum dei cittadini, come prevede lo Statuto del Comune, sempre sperando che questa volta non ci sia bisogno di nessun nuovo regolamento per attuarlo (o per destituirlo). Il pubblico teramano dimostra di essere pronto al salto di qualità: un salto che non avverrà mai con tali organizzatori al comando. E dall’altra parte del muro siede in maniera asimmetrica un pubblico generoso, assetato di novità, che purtroppo non viene rispettato da chi invece dovrebbe considerarlo sacro”.

 

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