Scioglie gli indugi e dopo diversi tentativi di accordo con il Partito Democratico, Sinistra Italia e Rifondazione Comunista annunciano di correre da sole alle prossime elezioni amministrative. A meno di tre mesi dal ritorno alle urne, dunque, si sancisce lo strappo definitivo nel centrosinistra bellantese con la decisione di Sinistra Unita di avviare un percorso autonomo in vista del voto di primavera.
Nonostante il tentativo di trovare unanimità di intenti con il Pd, con continue convocazioni di riunioni e rinvii per discutere di candidati e programmi, dunque, l’incontro di mercoledì scorso ha portato alla decisione di separare le strade vista anche, come scrive in una nota Sinistra Unita, “la confusione che regna all’interno del Pd di Bellante, la sua incapacità di esprimere una linea univoca e chiara e i segnali evidenti di uno scontro fra gruppi di potere”.
Inoltre è stata emblematica l’assenza dell’attuale sindaco Mario Di Pietro dal tavolo delle trattative che ha portato la Sinistra di Bellante a scegliere la strada dell’autonomia.
“La Sinistra bellantese”, si legge ancora nella nota, “rivendica i meriti di essere stata fattore di stabilità e di efficienza amministrativa nel corso dell’intera mandato che si approssima alla scadenza. Con la stessa forza e coerenza rivendica il diritto di essere interprete ed espressione del progetto politico di Bellante Democratica. Da subito, le forze del cambiamento di Bellante, si riuniranno per scegliere ed annunciare il nome del candidato Sindaco e per avviare una fase di discussione e di ascolto dei cittadini di Bellante”.