Alba Adriatica. Il progetto obiettivo della polizia municipale di Alba Adriatica, prima programmato ma poi abortito, crea tensioni nella maggioranza e dà fiato alle pungenti sollecitazioni delle opposizioni.
E’ stato questo uno dei temi, al centro della discussione politica, emerso nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale. Remo Saccomandi, consigliere comunale di opposizione, infatti è tornato a sollecitare il sindaco Franchino Giovannelli su alcune anomalie che caratterizzano l’attività all’interno degli uffici, per poi focalizzare il suo attacco politico, per la verità sempre pacato nei toni, ma incisivo, per quanto riguarda la vicenda del progetto obiettivo della polizia urbana, che si sarebbe dovuta occupare (come accade da anni in estate), di una serie di attività parallele, tra tutte il controllo e la lotta al commercio abusivo su aree demaniali. Ebbene, il progetto è stato dapprima annunciato, ma poi non è partito, visto che a livello sindacale non c’è stato l’ok, così come anche in seno alla giunta comunale si sono materializzate posizioni discordanti, che inevitabilmente hanno prodotto malcelate tensioni. Su queste, Saccomandi, ha puntato l’indice. “ In tutto questo pasticcio” sottolinea il consigliere Remo Saccomandi, “dettato secondo me dall’incapacità a programmare, quindi anche dell’assessore Cesare Di Felice, più che a scaricare colpe ed illazioni su chi ha boicottato, a partire da alcuni membri della giunta, da alcuni funzionari e forse anche dal sindacato, la maggiore responsabilità per il mancato avvio del progetto è la sua, perché non ha vigilato bene. L’incapacità a programmare è data dal fatto che i progetti obiettivo rientrano nel contesto del fondo di produttività, che ha un percorso ben delineato. Ad inizio anno si convoca il tavolo tecnico per l’individuazione delle somme da destinare ai vari istituti rientranti nel Fondo di Produttività e in quella sede, l’Amministrazione fa le proprie proposte da sottoporre all’attenzione delle parti, e fra esse anche proporre un progetto aperto a tutti i dipendenti del Comune, nessuno escluso e non solo ad una parte del personale”. Va detto, infatti, che nello specifico, il varo del progetto per la polizia municipale ha incontrato delle resistenze da parte di alcuni funzionari e delle stesse sigle sindacali. da questa vicenda viene fuori l’incapacità a programmare. “ Il fallimento di questa iniziativa”, prosegue Saccomandi, “ che nell’intento dell’amministrazione, come negli anni precedenti, era quello di combattere il fenomeno degli ambulanti abusivi, ha dato un segnale molto negativo: non combattendo l’abusivismo ha irritato ancora di più gli animi degli esercenti che ogni giorno vedono sempre meno acquirenti nei propri negozi, battuti da una concorrenza sleale e ancor di più illegale. Non è il caso di rimediare adesso. Significherebbe prendere per i fondelli i cittadini e i commercianti di Alba Adriatica e sperperare denaro pubblico perché oggi gli effetti del controllo sarebbero nulli, trovandoci ormai a ridosso di ferragosto e a stagione quasi conclusa. A chi gioverebbe insistere su un progetto che, per temporalità, è ormai impraticabile? O vuole essere un modo per ringraziare non so chi e per che cosa, e coprendosi dietro il fenomeno dell’abusivismo si vuole elargire del denaro. Qualche maligno dice, come ogni anno, alle solite persone. Invito il sindaco, con senso di responsabilità, a voltare pagina, dando dimostrazione che si può cambiare, anzi si deve cambiare, per ridare certezza ai cittadini che le istituzioni sono con loro e per loro”.