C’è forte preoccupazione per il futuro della sanità abruzzese, per il piano varato dalla Regione e illustrato due settimane fa dall’assessore regionale alla sanità Lanfranco Venturoni. Sono previsti tagli, riduzione del numero dei posti letto, soppressione di reparti. A Giulianova, ad esempio, sparirà l’Utic, ovvero l’unità di terapia intensiva cardiologica, dopo che in passato sono già stati chiusi altri reparti, come ad esempio urologia e ginecologia. I sindaci hanno fatto quadrato e sono pronti a presentare un documento alla Regione affinché riveda le proprie scelte.
“La cosa importante”, ha sottolineato il Sindaco Mastromauro, “è che a questo tavolo tecnico, che sarà permanente, hanno partecipato quasi tutti i sindaci, a prescindere dallo schieramento politico. E’ stato creato un fronte unitario per fare in modo che si difenda la sanità pubblica. Il privato finora ha ottenuto molto. E’ giunto il momento che restituisca qualcosa. Noi siamo per la difesa della sanità pubblica. Il privato la smetta di fare concorrenza sleale, si attenga ai propri compiti”. All’incontro di questa mattina erano presenti anche diversi primari, responsabili di organizzazioni sindacali preoccupati della situazione che sta maturando nel campo della sanità pubblica. Nel corso della riunione, comunque, Mastromauro non ha esitato un attimo a bacchettare le precedenti amministrazioni regionali che negli ultimi 15-20 anni hanno fatto in modo che la sanità pubblica finisse nel vortice del debito a vantaggio di una sanità privata che si è arricchita a spese dei contribuenti.
Lino Nazionale