Tortoreto. Tremila euro di sanzione per aver organizzato un evento (“Finché c’è birra c’è speranza”) senza le autorizzazioni per la somministrazione temporanea di alimenti e bevande. Autorizzazioni che, però, dovevano essere rilasciate dal Comune di Tortoreto che ha patrocinato l’evento, ma che poi lo ha sanzionato.
E’ una brutta sorpresa, che porta le sembianze di un verbale da 3.009 euro, quella che si è vista notificare Sandro Porrea, presidente dell’Asd rugby club Tortoreto, società sportiva che organizza l’evento “Finché c’è birra, c’è speranza”. Ad un mese dalla conclusione della manifestazione, che sul piano delle autorizzazioni era stata molto sofferta (la giunta comunale aveva deliberato il patrocinio e di riflesso l’avvio delle procedure per le varie autorizzazioni solo il giorno stesso della manifestazione, l’11 giugno), la polizia municipale di Tortoreto, rilevata l’infrazione, ha applicato la sanzione e sotto questo aspetto, carte alla mano, c’è poco da discutere. Il pubblico ufficiale è tenuto ad applicare la legge e in mancanza delle autorizzazioni, il verbale sta nella logica della cose. Una logica distorta, nel caso in questione, anche perché sembra che sulla vicenda sia in atto una sorta di scaricabarile. Quello che, invece, sta generando polemiche a non finire, è che l’organo politico (la giunta comunale) adotta un provvedimento (autorizza l’evento e da mandato agli uffici di preparare tutti i pareri), mentre l’organo tecnico (i funzionari), non definisce le pratiche, ed anzi sanziona l’irregolarità, che nel caso di specie si concretizza con una sanzione da 3mila euro. Non bisogna essere degli 007 per intuire che, sul caso specifico, ci siano stati degli scollamenti tra i vari uffici e, tra gli stessi funzionari e l’amministrazione comunale. Con una macchina amministrativa che si raccorda sulle varie procedure, una cosa di questo tipo non sarebbe mai accaduta. O la manifestazione non doveva essere autorizzata, e dunque non si doveva svolgere, oppure tutte le autorizzazioni, anche quella per la somministrazione temporanea di alimenti e bevande, andava rilasciata. Per il presidente della società di rugby (Sandro Porrea, che tra le altre cose è anche consigliere comunale di minoranza), che si è già rivolto ad un legale, potrebbe esserci la strada di un ricorso, ma a prescindere da questo aspetto, la vicenda sta creando polemiche a non finire, anche sul piano politico.
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