Alba Adriatica. Spostamenti dei punti di prelievo, ora decisamente a ridosso della foce del Vibrata e fondi per il trattamento delle acque del corso d’acqua con bio-enzimi.
Le due richieste sono state avanzate dal sindaco Tonia Piccioni, nel tavolo tecnico che si è tenuto in Regione sulla acque di balneazione. Un incontro nel quale si è parlato di criticità delle cosiddette acque scarse di balneazione, all’esecuzione dei loro campionamenti, all’ottimizzazione dei punti di prelievo, all’applicazione di un nuovo metodo per il trattamento delle acque di balneazione come i bioattivatori enzimatici e agli interventi di manutenzione ordinaria dei tratti terminali delle foci fluviali.
La presenza al tavolo tecnico indetto dalla Regione, viene definita fondamentale dall’amministrazione comunale di Alba Adriatica. ” E’ stato sempre un nostro preciso obiettivo mai abbandonato quello della qualità della balneazione”, sottolinea la Piccioni, ” dove ci stiamo lavorando alacremente per poter riconquistare quella che era la classificazione delle acque eccellenti e siamo fiduciosi visti i risultati più che positivi della qualità delle acque del nostro mare ottenuti nella recente stagione balneare.
La problematica trattata a Pescara è stata quella delle acque classificate di qualità “scarsa”, che vede coinvolta Alba Adriatica in un solo punto. È stato un primo incontro, in cui abbiamo richiesto interventi alla Regione per eventualmente sanare la problematica e affrontare con più “serenità” la prossima stagione estiva. Come Sindaco della città sono davvero felice di aver partecipato al tavolo tecnico, perché questo problema delle acque “scarse” lo abbiamo a ridosso della foce del Torrente Vibrata, ed è per questo che la mia presenza oggi è stata per richiedere un eventuale spostamento del punto di prelievo e il finanziamento del trattamento dei bioattivatori enzimatici sulla foce del Vibrata.
Puntare ad ottenere questo riconoscimento sarà la dimostrazione che abbiamo fatto di tutto per innalzare la qualità ambientale del nostro paese, tutelando così la salute dei cittadini, il turismo balneare e l’immagine stessa della Regione Abruzzo”.