“Ritengo poco opportuna e soprattutto incoerente”, sostiene Montebello, “la manifestata volontà politica dell’Udc giuliese ad entrare nella coalizione locale al Comune, giustificando tale scelta con il fatto che il partito in maggioranza con il centro sinistra anche in altre realtà locali. Vorrei ricordare al segretario Peppino Laudadio che a Giulianova ha proposto la scelta del candidato sindaco nella persona di Giancarlo Cameli, ottenendo sulla stessa l’adesione di partiti e liste del centro destra che insieme all’Udc hanno sottoscritto un programma condiviso”.
Montebello sottolinea che le scelte elettorali, peraltro volute da Laudadio e dal vice commissario provinciale dell’Udc Enrico Robuffo, una volta presentate agli elettori non possono essere cambiate per salire su un carro dei vincitori “sempre più traballante”, prosegue il consigliere provinciale del Popolo della Libertà, “tanto che ormai il Sindaco è costretto, per poter guardare avanti, a chiedere l’allargamento della
Critiche anche alla burocrazia comunale che secondo Montebello non riesce dopo sei mesi ancora a mandare in provincia le osservazioni alla variante Prg, la cui approvazione risale a dicembre dell’anno scorso. “Invito gli amici dell’Udc”, conclude l’esponente del Pdl, “a lavorare in sintonia con i propri elettori per un’alternativa a Mastromauro, ricordando loro che ogni volta che un’esperienza politica moderata ha sottoscritto accordi con la sinistra è finita per durare poco tempo senza più notizie degli “sfortunati sostenitori” (Margherita docet)”.
Lino Nazionale