Giulianova. “Amici dell’Udc, non prestate soccorso politico”. L’appello è di Flaviano Montebello, consigliere provinciale del Pdl che è intervenuto sulla questione politica giuliese a seguito della conferenza stampa di una settimana dell’Udc che aveva sottolineato di essere pronto ad entrare in maggioranza con un incarico in giunta qualora le divergenze programmatiche fossero continuate anche nei prossimi mesi.
“Ritengo poco opportuna e soprattutto incoerente”, sostiene Montebello, “la manifestata volontà politica dell’Udc giuliese ad entrare nella coalizione locale al Comune, giustificando tale scelta con il fatto che il partito in maggioranza con il centro sinistra anche in altre realtà locali. Vorrei ricordare al segretario Peppino Laudadio che a Giulianova ha proposto la scelta del candidato sindaco nella persona di Giancarlo Cameli, ottenendo sulla stessa l’adesione di partiti e liste del centro destra che insieme all’Udc hanno sottoscritto un programma condiviso”.
Montebello sottolinea che le scelte elettorali, peraltro volute da Laudadio e dal vice commissario provinciale dell’Udc Enrico Robuffo, una volta presentate agli elettori non possono essere cambiate per salire su un carro dei vincitori “sempre più traballante”, prosegue il consigliere provinciale del Popolo della Libertà, “tanto che ormai il Sindaco è costretto, per poter guardare avanti, a chiedere l’allargamento della coalizione, dopo aver perso pezzi importanti della maggioranza e con forti criticità interne provenienti dai suoi stessi “originari sostenitori”. Ci troviamo di fronte ad un Sindaco che ogni giorno annuncia “straordinari comunicati stampa” mentre la nostra città a luglio ha ancora i lavori sul lungomare, i parchi per i bambini chiusi per lavori infiniti e con pesanti problemi per la pulizia cittadina (all’ingresso nord è presente una mini discarica di rifiuti come biglietto da visita per i turisti)”.
Critiche anche alla burocrazia comunale che secondo Montebello non riesce dopo sei mesi ancora a mandare in provincia le osservazioni alla variante Prg, la cui approvazione risale a dicembre dell’anno scorso. “Invito gli amici dell’Udc”, conclude l’esponente del Pdl, “a lavorare in sintonia con i propri elettori per un’alternativa a Mastromauro, ricordando loro che ogni volta che un’esperienza politica moderata ha sottoscritto accordi con la sinistra è finita per durare poco tempo senza più notizie degli “sfortunati sostenitori” (Margherita docet)”.
Lino Nazionale