Silvi, chalet chiusi, ora rischia il dirigente comunale

spiaggia_silviSilvi. L’amministrazione di Silvi potrebbe citare per danni il dirigente comunale che ha fatto chiudere gli stabilimenti della cittadina. Quella che al momento è solo ancora un’ipotesi sta girando in queste ore tra gli esponenti della giunta e potrebbe essere discussa anche in un prossimo consiglio comunale che sarà dedicato alla questione.

  I rapporti tra l’amministrazione e l’ufficio commercio rischiano dunque di radicalizzarsi ulteriormente, dopo il rifiuto ufficiale giunto da Luigi De Santis di recepire l’atto di indirizzo approvato venerdì dalla giunta con il quale si chiedeva al dirigente un passo indietro rispetto alla sua decisione che nei giorni passati aveva stabilito la chiusura di vari lidi balneari della cittadina per abusi di vario tipo. Al momento per l’esecutivo Vallescura la situazione resta bloccata. Leggi alla mano, l’amministrazione pare non avere possibilità di firmare un’ordinanza per aggirare la decisione del dirigente e in prospettiva c’è anche la convocazione di un consiglio comunale straordinario. Ieri il primo cittadino ha anche incontrato il prefetto di Teramo per discutere della questione. E mentre Sinistra Ecologia & Libertà di Silvi appoggia la posizione della sindacato dei balneatori per la richiesta di una proroga di quindici giorni del provvedimento, gli uffici tecnici del comune sembra stiano sbloccando dal punto di vista amministrativo l’inghippo che ha portato ad un’ondata di revoche e sospensioni delle agibilità dei lidi. Per alcuni stabilimenti potrebbe infatti prospettarsi a breve un via libera per la stagione ormai in pieno corso, mentre per altri casi si sta facendo strada la possibilità di un ricorso al Tar da parte dei titolari per ottenere una sospensiva del provvedimento comunale.

AC

 

 

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