Il comitato popolare che si è incaricato di raccogliere le firme fa, inoltre, riferimento ad una data entro la quale il neo cittadino avrebbe dovuto indire il referendum. Si tratta del 23 maggio, ma Brucchi dichiara di non capire le ragioni alla base di tale scelta. Stando, infatti, a quanto dichiarato in una nota, sarebbe da considerare come presumibile data di scadenza quella del 21 giugno, che coincide con il termine dei 60 giorni dal 21 aprile, data nella quale l’ufficio competente ha terminato la verifica delle firme.
“C’è pertanto” fa sapere il sindaco “tutto il tempo per valutare opportunità ed eventuali modalità di svolgimento del referendum, subordinando tali decisioni al parere ministeriale”.