Teramo. Gianguido D’Alberto, capogruppo Pd in consiglio comunale, punta il dito contro l’amministrazione comunale per la gestione dei parcheggi di piazza Dante.
“Dopo la rinuncia alla realizzazione delle opere di sistemazione e arredo della Piazza, definito più volte come obiettivo strategico di questa amministrazione – afferma – per il venir meno della copertura finanziaria del progetto a causa degli innumerevoli errori e orrori di realizzazione che hanno stravolto il progetto e snaturato la conformazione dell’intera Piazza, il sindaco e la sua pessima giunta continuano ad essere incapaci di pretendere, nell’interesse pubblico, che venga ripristinata la corretta applicazione della convenzione stipulata con la società che gestisce il parcheggio.
Come più volte abbiamo ribadito in Consiglio comunale, è inaccettabile la totale assenza di una regia e di un controllo politico e amministrativo della vergognosa situazione da parte del Comune che ha impiegato e sta impiegando tempi biblici per la prevista rimodulazione del Piano economico finanziario stabilito per l’intera operazione”.
“Il termine di scadenza della gestione del parcheggio a pagamento da parte della Società concessionaria, che la convenzione fissava al 31 marzo 2011 – prosegue D’Alberto – è stato più volte differito con una serie di proroghe temporanee che hanno spostato nel tempo la riconsegna della piazza alla città e che hanno creato disorientamento e incertezza nei cittadini. Ed è vergognoso che ad oggi si permanga nella situazione di dubbia legittimità determinata dalla famigerata Delibera di Giunta n. 204 del 28 maggio 2013, che, oltre a sanare una fase pregressa che si reggeva su un illegittimo consenso tacito, prolunga senza una scadenza certa, di fatto sine die, la gestione dei parcheggi da parte della Società, senza la possibilità di effettuare una preventiva quantificazione del valore economico della indeterminata gestione supplementare e con evidenti ripercussioni sull’interesse pubblico”.
“Qual è l’effettivo vantaggio economico complessivo che questa colpevole situazione di stallo da parte dell’amministrazione e questa proroga sine die della gestione del parcheggio sta determinando per il privato? Qual è l’ammontare del mancato introito del Canone di occupazione del suolo pubblico in danno del bilancio comunale e quindi dei cittadini teramani che ne pagano indirettamente le conseguenze? A queste domande l’Amministrazione non sa rispondere perché, come si è detto, ha completamente perso il controllo della gestione di questa delicata vicenda con significative responsabilità anche sul piano erariale”.