Giulianova. Il sindaco Francesco Mastromauro torna sulla questione TARI ribadendo come a Giulianova le tariffe siano diminuite per tutti.
“Sulla questione si sono gettate a copofitto, ed era prevedibile, le opposizioni. E scontato era anche che gettassero fumo negli occhi manipolando la realtà delle cose. Ma la verità, che chiaramente non è quella raccontata dalle forze di minoranza, è nella relazione della segretaria generale dell’Ente, Daniela Marini. Relazione che conferma quanto ho sostenuto sin dal 22 agosto scorso. E cioè che a Giulianova – dichiara il sindaco – le tariffe Tari sono diminuite per tutti diversamente da molti altri centri della nostra provincia, della Regione e nel resto d’Italia nei quali invece si sono registrati aumenti spesso considerevoli. Ed anche quelle utenze domestiche, circa un terzo del totale, che apparentemente hanno registrato un aumento, in realtà hanno beneficiato di una tariffa inferiore rispetto a quella dello scorso anno. Tale aumento apparente è dovuto solo ed esclusivamente alla mancata riproposizione nel regolamento Tari 2015 del beneficio (articolo 15, comma 3) previsto nel regolamento 2014 di cui avevano goduto quelle utenze, ripeto circa un terzo del totale, per calmierare, diciamo così, il passaggio tra Tarsu e Tari”.
Secondo il sindaco, vi sarebbe stato un fraintendimento. “Si, c’è stato un fraintendimento. Generato dal fatto – spiega Mastromauro – che chi aveva l’obbligo di verificare l’efficacia del regolamento Tari 2015, predisposto dai consiglieri e dall’assessore alle Finanze con la precisa volontà di garantire per tutti gli utenti la diminuzione delle somme in bolletta, non ha spiegato bene né al al sottoscritto, né agli assessori e nemmeno ai consiglieri comunali di maggioranza, nonostante le numerose riunioni appositamente indette sulla questione e propedeutiche all’approvazione del regolamento stesso nella seduta di Consiglio del 30 luglio scorso, che vi era una sfasatura tra quanto noi volevamo e quanto invece, sotto il profilo tecnico, prevedeva il regolamento. Insomma, come tante volte ho dichiarato facendo un esempio credo calzante, c’è chi mette a disposizione gli ingredienti, cioè il sindaco, la giunta ed i consiglieri, e chi operativamente, cioè il dirigente, poi deve impastarli. Naturalmente garantendo, in base alle sue specifiche competenze, che la torta venga bene, come richiesto da chi ha fornito gli ingredienti. La legge d’altronde è chiara sul punto, ponendo una linea di demarcazione netta tra organi politici, ai quali spetta l’atto di indirizzo, ed organi tecnici, che debbono garantire i risultati.