Il bilancio del Comune di Teramo è in linea con la situazione generale che stanno vivendo tutti gli Enti, con una riduzione consistente dell’indebitamento che si è posizionata al di sotto dei limiti imposti dalla normativa. A dirlo è un documento della Corte dei Conti che ha analizzato il bilancio del Comune di Teramo nel 2013 alle prese con una spending rewiew che ha messo in ginocchio le attività amministrative locali.
“La relazione”, ha commentato il sindaco Maurizio Brucchi, “rileva come il Comune di Teramo si sia difeso efficacemente, in particolare grazie alla riduzione dei costi fissi, dell’indebitamento e dei fitti passivi. Le attività di contenimento della spesa corrente avviate nell’ultimo anno, molte delle quali dolorose, molte altre opportune, ci danno la consapevolezza che le criticità evidenziate dalla Corte dei Conti, alle quali verrà posta la massima attenzione e considerazione, possono essere risolte con l’ausilio di tutti coloro che hanno a cuore il bene della cittadinanza. Questa Amministrazione sta tentando, con determinazione, di non ricorrere all’indebitamento per finanziare investimenti ma di sfruttare tutte le possibili risorse messe a disposizione da Enti terzi, al fine di non irrigidire ulteriormente l’equilibrio corrente e lasciare alle generazioni future un Ente che sia in grado di svolgere l’importante ruolo cui è preposto”.
E, ricordando come la media della contribuzione dei cittadini teramani è più bassa rispetto a quella nazionale delle città capoluogo, come ricorda anche un’indagine de Il Sole 24 Ore, l’assessore al bilancio Eva Guardiani riconosce “la bontà delle decisioni assunte dall’amministrazione comunale che ha si aumentato, in termini generali, la corrispondente aliquota (+3,3 ./..) ma che, grazie all’applicazione della griglia delle agevolazioni, ha di fatto reso equo il pagamento della tassa, riducendone il peso, mediamente, sui contribuenti”.