Otto mesi o poco più alle prossime elezioni amministrative di Roseto, con i cittadini chiamati ad eleggere il sindaco che dovrà governare la città per i 5 anni successivi.
E proprio i cittadini per il Partito Democratico, massima espressione politica della Città delle Rose, dovranno essere i veri protagonisti nella scelta del candidato. Il segretario dell’Unione Comunale, Simone Tacchetti, ha presentato le “primarie della città”, un’apertura a 360 gradi verso la cittadinanza, dando modo a chiunque volesse scendere in campo, di presentarsi per le primarie che si terranno a novembre.
“I rosetani torneranno ad essere i veri protagonisti della politica di questa città”, ha sottolineato il segretario Tacchetti, “chiunque abbia intenzione di presentarsi potrà farlo. Non sono primarie chiuse e che interessano solo il Pd. Sono appunto primarie della città”.
Gli aspiranti candidati dovranno avere quanto meno il sostegno di firme pari al 10 per cento dei tesserati Pd. Una strategia, quella dei Democrat, che punta innanzitutto al compattamento delle forze di centro sinistra. Perché i candidati delle primarie potranno essere anche espressione di altri partiti della coalizione.
Gli “sconfitti” avranno l’obbligo morale (ma dovrà essere anche sottoscritto un documento in tal senso) di non presentarsi poi da soli nella corsa al Municipio per la carica di primo cittadino, ma comunque saranno inseriti nelle liste per l’elezione a consigliere comunale.
I cittadini avranno quindi un ruolo fondamentale nella scelta del candidato sindaco, ma anche nel proporre argomenti da inserire nel programma elettorale. Una novità assoluta dunque, anche per evitare gli errori di 4 anni fa che costarono la sconfitta al Pd e all’intero centro sinistra.
Entro il 30 settembre il Partito Democratico di Roseto approverà il regolamento delle primarie. Chi andrà a votare dovrà versare una somma simbolica che servirà per far fronte alle spese di cancelleria che verranno sostenute in occasione dell’iniziativa. Per tutto il mese di ottobre inizieranno gli incontri con i cittadini rosetani, nelle frazioni, nei luoghi che dovranno anche ospitare i seggi per le elezioni. Quelli che attendono il Pd saranno due mesi di fuoco, ma che consentiranno di giocare in anticipo rispetto agli avversari degli altri schieramenti.